Di getto posi questioni sull’umano esistere, mentre fuori una pioggia sottile, penetrante, si confondeva nei volti della gente. Se d’incanto la vita si veste, se di virtù si riempie, se riesce a nutrirsi del silenzio rumoroso che la alberga, forse la dimensione umana riuscirà a prendere sopravvento, socialmente, politicamente.
domenica 12 novembre 2017
domenica 29 ottobre 2017
È la coerenza valore discriminante nell’impegno politico?
Quaestio: è coerente la politica attuale al suo fine? È spiacevole non trovare riscontro pratico riguardo il fine alto della politica: l’essere al servizio della gente. Di fatto, la politica, sembra assolutamente votata ad una autoreferenzialità, perdutasi nella centralità di un potere da gestire per propria sussistenza, del tutto slegata e distante dalla gente.
martedì 10 ottobre 2017
La politica non coincide con il potere
In una sorta di ascesi, che ha poco di
mistico, ma tanto di catartico, la politica, orfana del dato spirituale, che
nobilita la sua essenza e l’agire, si è progressivamente depressa indirizzandosi
in una dimensione dove il vero e il costruttivo sono dimessi oltre che negati. Ci ricorda Hannah Arendt che “nessuno
ha mai dubitato del fatto che verità e politica siano in rapporti piuttosto
cattivi l’una con l’altra”. L’evidenza sociale non lascia incertezze, ma è
importante anche, a volte, cercare e trovare quel quid, il senso dell’opportuno, che porti in qualche modo a essere
realisti oltre che capaci di ragionevolezza.
venerdì 29 settembre 2017
Chiedesi passione e etica in politica
L’attuale contesto socio politico, che sembra
aver abdicato dal suo fine naturale, alza i toni piuttosto che le parole, donandosi
al vano disquisire, all'irrazionalità e pare, sempre più, essersi asservito
alla tiepidezza. E non finirò mai di ripetermi: la politica emotiva non è politica, l’emotività non è il soggetto della
politica, soggetto della politica è l’intelletto speculativo che
induce all'azione responsabile, capace sicuramente di emozionare,
toccare profondamente l’anima, ma nell'esercizio pratico della
“carità intellettuale”, che pone al centro della sua azione la Persona. Il consolidamento e l’arricchimento delle
relazioni e delle comunicazioni tra gli individui, non solo comporta una sorta
di entità sociale superiore, provvista di maggiore potere rispetto agli enti individuali, ma conferisce ad ogni singola
persona una maggiore potenza di agire, di pensare, di conoscere. Ne consegue
una migliore autonomia e libertà per ognuno.
mercoledì 9 agosto 2017
Politica e spiritualità: il rischio di un bene sociale
La
politica, impegno civile nel mondo, nonché espressione più alta della carità, con
la spiritualità, cura dell’aspetto interiore del sentire umano, costituiscono
quella dimensione che, incontrandosi, rischiano di fare bene sociale. Certo
unire
i concetti di politica e spiritualità sembrerebbe un azzardo, tanto più oggi,
in cui la politica non si mostra incline ad assumere in sé il tema della
spiritualità, anche se più svariati voci, associazioni cattoliche, politici
navigati e dell’ultima ora, ne evocano, ma solo a parole, il bisogno. Paradossalmente,
infatti, di questo dire, intendere, evocare, non si ritrova traccia nei
comportamenti quotidiani, nelle sfera dell’azione politica.
domenica 9 luglio 2017
Sociologia e Spiritualità della Comunicazione Politica
È fruibile il corso E-learning - Anselmianum:
SOCIOLOGIA
e SPIRITUALITÀ della COMUNICAZIONE POLITICA
Il Corso si propone di analizzare e comprendere le caratteristiche e le
trasformazioni del potere politico e dei suoi rapporti con la società,
considera gli effetti sociali della comunicazione, i tratti e le peculiarità
del flusso comunicativo, dal mezzo - nuovi media - al singolo, ai diversi
gruppi sociali.
Docente: Maria Francesca Carnea
lunedì 3 luglio 2017
Gender: prerogativa di impegno in Calabria
“Disposizioni contro le discriminazioni generate dall’identità di
genere e dall’orientamento sessuale”, n. 251/2017, questo è il
titolo della proposta di legge regionale presentata dall’on. Giuseppe Giudiceandrea
presso il Consiglio Regionale della Calabria il 22 giugno u.s. Nel caso di
approvazione la Calabria conquisterebbe il primato di Regione d’Italia ad avere
un piano programmatico per la diffusione e l’imposizione della scuola gender. E non senza costi, soldi pubblici, per dare
forza a organizzazioni che hanno di mira un’azione volta a prescrivere una
visione che renda sempre più liquida la nostra identità sessuale.
martedì 27 giugno 2017
Prospettiva di pensiero politico per la società moderna
La cultura
politica moderna è permeata dalla logica della separazione e della parzialità. Il
linguaggio di matrice sofista, non sana i problemi reali, non aiuta a
conoscere, né a capire, tanto meno a riportare la persona al centro
dell’azione della politica e quindi del bene. L’idealismo
assolutizza l’Io, fino ad identificarlo con tutta la realtà; il positivismo,
con le sue presunzioni scientiste, all'opposto, riconduce tutta la realtà
alla sola natura, mentre la metafisica si eclissa. La modernità ha
frantumato l’immagine dell’uomo e, per uscire dalla crisi della modernità,
occorre ancorarsi a un maturo sistema di pensiero organico, da cui trarre
spunto, per ritrovare i fondamenti dell’etica, della politica, dell’educazione,
e che, personalmente identifico nel Tomismo. Dal pensiero dell’Aquinate scaturisce
l’idea della persona umana come entità ontologica, cioè realtà avente valore in
sé, indipendentemente dalla natura, dalla società o dallo stato, che muove la
sua consistenza dal rapporto con l’Assoluto. Di fatto, il recupero della spiritualità
nel fare della politica, è condizione per la ripresa del valore della persona
e, dunque, della rifondazione di un ordine sociale modellato sulla dignità
dell’uomo.
lunedì 19 giugno 2017
Speranza donna: l’armonico che completa la disarmonia
Femminilità
e mascolinità sono tra loro complementari non
solo dal punto di vista fisico e psichico, ma ontologico. È soltanto grazie alla dualità del ‘maschile’ e del ‘femminile’
che l’umano si realizza appieno. Scrive Tommaso d’Aquino: Il mondo sarebbe imperfetto senza la
presenza della donna (Iª q. 92 a. 1 ad 3). Nel divenire sociale, la
tradizione del ‘femminile’, assume forme e caratteristiche diverse, anche
contrastanti nell'arco dei secoli, e più sostrati si sono ramificati. Per
l’Aquinate, la diversità dei sessi
rientra nella perfezione della natura umana
(S. Th., I, 99, 2, ad 1), e la
donna avrebbe, tra l'altro, precipuo compito: la 'generazione',
cosa che nessun uomo (maschio) può fare. Nella quaestio 93, art. 4, precisa che: sia nell'uomo sia nella donna si trova l’immagine di Dio quanto a ciò in
cui principalmente consiste la sostanza dell’immagine, cioè quanto alla natura
intellettiva. Per giungere alla
definizione: donna è l’armonico che completa la disarmonia, cioè l’uomo (maschio).
domenica 30 aprile 2017
Calabria e suoi primati politici
Si parla tanto di cambiamento, a parlarne sono gli stessi che hanno determinato la necessità del cambiamento. Pongo quaestio: questa gente quando pensa di desistere dal potere? Quando cambieranno realmente le facce che ambiscono solo ai propri interessi piuttosto che al bene del territorio? Quando il pensiero politico, di costrutto, e servizio alla gente prenderà le redini del cambiamento?
venerdì 31 marzo 2017
Oltre ogni nanitalianità, si abbia rispetto per i giovani d’Italia
Quando gli inutili idioti
fanno a gara pur di apparire, manifestarsi autoreferenziali, quando provano a
dare voce, con fiato corto e afono, a parole insensate e non pensate, ti
accorgi che la longa manus
dell’amicizia clientelare, abbraccia spudoratamente l’ambito del protagonismo politico-sociale.
Inutili idioti che vivono come filibustieri, è storia propria dei nanitaliani, amebe
inconsistenti, quella nanitalianità che ci fa vergognare dell’Italia, della sua
storia, dei suoi valori, continuamente insultata da inconcludenti soggetti che
arrancano per vivere del loro nulla essere, supportati dall'altrettanto nulla
essere di chi li sostiene. E ti danno anche dritte su come trovare lavoro: “Giocare
a calcetto”; ed è sempre lo stesso genio che, per continuare a godere della
propria posizione di potere, senza intralci concorrenziali di potenziali
talenti, afferma: “Giovani italiani vanno all'estero? Alcuni meglio non averli
tra i piedi”.
sabato 18 marzo 2017
La virtù sta nell’azione e nel sacrificio
L'indole generosa di mia madre mi ha
educato a cercare nel mio simile l'umanità, piuttosto che l'agiatezza o
l'influenza; il temperamento genuino di mio padre mi ha esortato ad appassionarmi,
più che alla tronfia falsa sapienza, alla tacita virtù del sacrificio che,
sapientemente, rende sacra ogni azione. Il sacrificio viene inteso come
sofferenza, rinuncia a qualcosa, fatica per qualcosa, in vista di un auspicato bene.
Ma è il significato dell'accezione moderna. Se si considera la sua radice, se sacrificio
è inteso nel suo originale significato di sacer
facere: rendere sacro quello che
si fa, si comprende quanto sia migliore interpretarne bellezza.
sabato 4 marzo 2017
Dio chiede collaborazione
La modernità, perduta ogni capacità di
vita interiore, consegna il cuore al chiasso dell’orrido non senso. Tutto è
frenesia, corsa verso l’inconsistenza, che non si avvede di riempire il tempo nel
vuoto non fare. L’assenza di vita interiore lascia ampio respiro alla
superficialità, al relativismo, al che vale la vita se non è in mia egoistica funzione?
Ma io sono nulla senza l’altro, Dio stesso chiede collaborazione alle sue
creature, chiede di rendersi esseri pensanti, capaci di pensiero autonomo, non amebe
inutili al bene della vita.
venerdì 24 febbraio 2017
La leggenda del Valoroso P
C'era una volta il Valoroso P, animale
sociale e politico per natura che, come guida, usava la ragione nelle singole
vicende della vita, con l’ausilio della luce dell’intelletto, capace di
penetrare le profondità dell’essere umano. Era forse il tempo di quel grado di
mitezza dell’essere, che lo rendeva capace di sé, quindi rivoluzionario, in
grado di governarsi e governare, capace di fare la differenza tra il bene e il
male, capace di ridimensionarsi perché riconosceva il limite del rimanere solo.
Capì l’importanza dello stare insieme, conobbe la parola Noi, la preferì ad
ogni bene materiale e la praticò, innanzi tutto, nell'amore, poi nella società
e nel lavoro.
martedì 21 febbraio 2017
La ragione dello sconnesso fare politico
Non
c’è più un perché politico per stare insieme, e non da adesso, allora perché
perpetrare uno stillicidio già ampiamente segnato? Perché concentrare energie,
parole, servizio pubblico alla mercé di gente che ascolta solo e unicamente se
stessa a dispetto della comunità degli elettori? Gente che manifesta rancore,
ottusità, antagonismi, personalismi, violenza del linguaggio, totale adesione
ai vizi dell’ego, a fronte di quanti, del corpo elettorale, sembrano imbambolati,
storditi dal non senso a cui è costretta ad assistere. Una conferma dell’inconsistenza
politica che vanta il fare per il Paese ma che tradisce, minuto per minuto, un
mandato temporale, dall'alto del suo benestare.
venerdì 17 febbraio 2017
Il mito della perfezione nella società dell’inganno
Qual
è il giusto mezzo tra viltà e temerarietà? Il coraggio. Qual è il giusto mezzo
tra avarizia e prodigalità? La generosità. Virtù etiche, il coraggio e la
generosità che riguardano le funzioni della parte non razionale dell’anima. Le
funzioni della parte razionale sono, invece, la saggezza che individua ciò che
si deve fare e la sapienza che consiste nell'esercizio della conoscenza. Individuando
ciò che si deve fare, esercitando la conoscenza, verrà da sé il coraggio nell'azione, e la generosità dell’agire. Necessario è individuare il senso del
fine che si vuole perseguire, che molte volte, non esistendo, arranca nell'isola della vaghezza, o dell’egoismo sfrenato, peggio dell’idiosincrasia.
domenica 5 febbraio 2017
Non potranno, inutili idioti, essere mai sale e luce della terra
Quanto
bene fa avere capacità e competenza, quanto bene genera affrontare questioni in
trasparenza, quanta degenerazione mentale suscita l’anonimo idiota di turno. Esemplare
l’agire di Sua Santità, Papa Francesco, Vicario di Cristo in terra, espressione
del soffio dello Spirito Santo che ardito sa sempre meravigliarci e riempirci della
sua carità. È ignobile la prosopopea di idioti, amebe che navigano nelle tenebre,
nei nefasti grigiori del loro dio minore, e che con supponenza cercano di far
sentire mugugno immondo, e l’‘altro’ ne gode poiché vive di atti senza senso.
giovedì 2 febbraio 2017
L’ottusa chiusura dei sovranisti devasta ogni senso di umanità
Sembra
paradossale, ma il mondo fantapolitico, alla fin fine, riesce ad essere sempre fedele
a se stesso, incapace di migliorarsi, come fosse posseduto da un tarlo,
impossibile ad estirparsi, soprattutto quando i nani si credono di essere
giganti. I nuovi e antichi grossolani idioti, con relativa simil corte, sono
alle porte. Ritorna attuale e inquietante l’esempio di legittimità negata nei
più elementari diritti umani, diritti naturali. Le conquiste di lotte civili,
di equità, il superamento dell’abominevole concezione di classi, le lotte
dell’ultimo secolo di Mahatma Gandi, Martin Luther King, Aung San Suu Kyi, il
rispetto delle culture religiose, sono pietra miliare del progresso della
civiltà, di cui il buono dell’agire politico, nel mondo tutto, ha saputo far
tesoro, superando idiosincrasie. Tuttavia, si cambiano d’abito, nuova cortina,
e riappare l’idiozia dell’isolamento e del sovranismo ottuso: dove passano perdura
rovina, grigiore, malcontento e separazione.
domenica 15 gennaio 2017
Responsabilità politica non sussulto emotivo, piuttosto dato razionale
È possibile far convivere nella stessa
anima una ardente passione e una distaccata oculatezza? La politica si fa con la
testa, tuttavia la dedizione a essa, se non deve essere un puerile intrattenimento
di interesse personale, piuttosto un agire umanamente autentico, può scaturire e
essere alimentata unicamente dalla passione, che nulla ha a che vedere con l’autocelebrazione.
L’appassionato è in sé cultore di gratuità. Nondimeno, il fermo controllo
dell’anima, che caratterizza l’uomo politico ‘ap-passionato’, e lo distingue
dal politico velleitario che si dimena in modo vano, è possibile solo attraverso
l’abitudine a una distaccata oculatezza. Questo perché, la dedizione politica implica
il dominio quotidiano di un nemico assai insidioso: la boria.
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