martedì 27 giugno 2017

Prospettiva di pensiero politico per la società moderna

La cultura politica moderna è permeata dalla logica della separazione e della parzialità. Il linguaggio di matrice sofista, non sana i problemi reali, non aiuta a conoscere, né a capire, tanto meno a riportare la persona al centro dell’azione della politica e quindi del bene. L’idealismo assolutizza l’Io, fino ad identificarlo con tutta la realtà; il positivismo, con le sue presunzioni scientiste, all'opposto, riconduce tutta la realtà alla sola natura, mentre la metafisica si eclissa. La modernità ha frantumato l’immagine dell’uomo e, per uscire dalla crisi della modernità, occorre ancorarsi a un maturo sistema di pensiero organico, da cui trarre spunto, per ritrovare i fondamenti dell’etica, della politica, dell’educazione, e che, personalmente identifico nel Tomismo. Dal pensiero dell’Aquinate scaturisce l’idea della persona umana come entità ontologica, cioè realtà avente valore in sé, indipendentemente dalla natura, dalla società o dallo stato, che muove la sua consistenza dal rapporto con l’Assoluto. Di fatto, il recupero della spiritualità nel fare della politica, è condizione per la ripresa del valore della persona e, dunque, della rifondazione di un ordine sociale modellato sulla dignità dell’uomo.

lunedì 19 giugno 2017

Speranza donna: l’armonico che completa la disarmonia

Femminilità e mascolinità sono tra loro complementari non solo dal punto di vista fisico e psichico, ma ontologico. È soltanto grazie alla dualità del ‘maschile’ e del ‘femminile’ che l’umano si realizza appieno. Scrive Tommaso d’Aquino: Il mondo sarebbe imperfetto senza la presenza della donna (Iª q. 92 a. 1 ad 3). Nel divenire sociale, la tradizione del ‘femminile’, assume forme e caratteristiche diverse, anche contrastanti nell'arco dei secoli, e più sostrati si sono ramificati. Per l’Aquinate, la diversità dei sessi rientra nella perfezione della natura umana (S. Th., I, 99, 2, ad 1), e la donna avrebbe, tra l'altro, precipuo compito: la 'generazione', cosa che nessun uomo (maschio) può fare. Nella quaestio 93, art. 4, precisa che: sia nell'uomo sia nella donna si trova l’immagine di Dio quanto a ciò in cui principalmente consiste la sostanza dell’immagine, cioè quanto alla natura intellettiva. Per giungere alla definizione: donna è l’armonico che completa la disarmonia, cioè l’uomo (maschio).