venerdì 31 marzo 2017

Oltre ogni nanitalianità, si abbia rispetto per i giovani d’Italia

Quando gli inutili idioti fanno a gara pur di apparire, manifestarsi autoreferenziali, quando provano a dare voce, con fiato corto e afono, a parole insensate e non pensate, ti accorgi che la longa manus dell’amicizia clientelare, abbraccia spudoratamente l’ambito del protagonismo politico-sociale. Inutili idioti che vivono come filibustieri, è storia propria dei nanitaliani, amebe inconsistenti, quella nanitalianità che ci fa vergognare dell’Italia, della sua storia, dei suoi valori, continuamente insultata da inconcludenti soggetti che arrancano per vivere del loro nulla essere, supportati dall'altrettanto nulla essere di chi li sostiene. E ti danno anche dritte su come trovare lavoro: “Giocare a calcetto”; ed è sempre lo stesso genio che, per continuare a godere della propria posizione di potere, senza intralci concorrenziali di potenziali talenti, afferma: “Giovani italiani vanno all'estero? Alcuni meglio non averli tra i piedi”.

sabato 18 marzo 2017

La virtù sta nell’azione e nel sacrificio

L'indole generosa di mia madre mi ha educato a cercare nel mio simile l'umanità, piuttosto che l'agiatezza o l'influenza; il temperamento genuino di mio padre mi ha esortato ad appassionarmi, più che alla tronfia falsa sapienza, alla tacita virtù del sacrificio che, sapientemente, rende sacra ogni azione. Il sacrificio viene inteso come sofferenza, rinuncia a qualcosa, fatica per qualcosa, in vista di un auspicato bene. Ma è il significato dell'accezione moderna. Se si considera la sua radice, se sacrificio è inteso nel suo originale significato di sacer facere: rendere sacro quello che si fa, si comprende quanto sia migliore interpretarne bellezza. 

sabato 4 marzo 2017

Dio chiede collaborazione

La modernità, perduta ogni capacità di vita interiore, consegna il cuore al chiasso dell’orrido non senso. Tutto è frenesia, corsa verso l’inconsistenza, che non si avvede di riempire il tempo nel vuoto non fare. L’assenza di vita interiore lascia ampio respiro alla superficialità, al relativismo, al che vale la vita se non è in mia egoistica funzione? Ma io sono nulla senza l’altro, Dio stesso chiede collaborazione alle sue creature, chiede di rendersi esseri pensanti, capaci di pensiero autonomo, non amebe inutili al bene della vita.