giovedì 25 maggio 2023

S. Nicodemo da Sikròs: la storia che cambia la storia a Cirò

Dal 1696, in Cirò, viene mantenuto vivo il culto verso San Nicodemo, anno in cui viene proclamato Santo Patrono e Protettore, anche perché il Santo era creduto nativo della cittadina che da allora custodisce le sue Sacre Reliquie richieste e ottenute dal, in quel tempo, Principe feudatario D. Carlo Francesco Spinelli. Non è certo semplice verificare dati che mutano la storia legata al luogo di nascita del Santo, ma studi hanno evidenziato l’errore di attribuzione del luogo di nascita a Cirò che storici, medievisti e del monachesimo, avevano riportato già dalla fine del 1960.

martedì 23 maggio 2023

Non si usano Santi e Chiesa, non si usa il Comune di Cirò. PUNTO!!!

Almeno la prudenza nell'uso di parole quali fede e spiritualità, usatela. È veramente allarmate quanto vengo ad apprendere: il sindaco attuale di Cirò, dal pulpito della Chiesa S. Menna, si veste di don Rodrigo a difesa di don Abbondio, senza equa visione del giusto. Il garantismo è lecito, ma negare l'evidenza, prendendo lucciole per lanterne, è un danno sociale! È la Legge che si deve esprimere, e anche il Vescovo!

sabato 13 maggio 2023

CIRÒ: rinvenuto documento in cui si narra della fondazione della Chiesetta di S. Cataldo Vescovo, e apre squarcio sul tempo storico e conoscenza di S. Nicodemo da Sikròs

Si impreziosisce la conoscenza e storia di Cirò: in un documento del 1769, custodito nella Biblioteca Nazionale di Napoli*, troviamo argomento significativo per la storia reale di Cirò, utile alla conoscenza della Comunità, e alla Cultura del territorio. Narra particolarmente le vicende legate alla Chiesetta sotto il Titolo di S. Cataldo. L’importante documento rischiara periodo in cui tracce del culto emergono a dare valore anche alla storia nel territorio.

martedì 9 maggio 2023

La Cultura unica forza di lungimiranza!

Leggere tra le righe, acutizza consapevolezza, raffina percezione, fa comprendere verità. Viviamo il tempo dell'apparenza, della comunicazione istantanea, in cui sembra emergere la necessità non di comunicare, ma di legittimare il proprio verbo, il fanatismo dell'inappropriatezza, dei linguaggi abusati quanto distorti, e si mescola sacro e profano come fosse tutto normale.