lunedì 17 marzo 2025

Profetica politica di S. Caterina da Siena

Vedere la bellezza è seguire le tracce di Dio. L’attenzione deve posarsi sulla bellezza, riaccendere interesse sulla questione non solo di cosa sia buono, ancor più di cosa buono sia per la conoscenza della verità. 

Occorre riportare la Persona al centro del rispetto umano, discernendone il valore virtuoso, rispettandone libertà e talento. E, per l’etica delle virtù, non basta che le azioni siano giuste, occorre che la persona sia giusta.

Ogni ente, associazione con in seno il perseguimento sano di un bene, non germoglia per bieco proselitismo ma per attrazione compiutamente sana. 

Tuttavia con quali modalità è narrato il nostro tempo? L'esperienza della Trasfigurazione di Gesù rende l'invisibile una grandiosa bellezza, e ci invita a guardare il Cielo e scoprire lì il dono della vita. Profetica è l’espressione di Caterina da Siena: “Avete taciuto abbastanza. È ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito” (L. 16, Ad un gran Prelato). Sembra che Caterina abbia visto l’oggi: la moltitudine umana, che si muove nel mondo marcito, cerca 'altrove' il proprio vivere. 

Si levi il grido delle genti dall’assurdo silenzio dell’ipocrisia.

Il pensiero piccolo, non potrà contenere mai un pensiero lungimirante, tanto meno comprenderlo. Fino a che si proseguirà nel ciarlare, così definiva Caterina da Siena il chiacchiericcio infruttuoso, fino a quando non ci sarà un’assunzione di responsabilità da parte dei sempre più irresponsabili, ancor più dei sedicenti cattolici, mancherà la consapevolezza della gravità in cui il mondo umanità si trova. Mancherà soprattutto la possibilità di vedere l'invisibile che alberga il cuore.

Il cambiamento socio-politico reale richiede cuore.


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