Nel Bios del Santo monaco italo-greco Nicodemo viene riportato, unitamente al luogo di nascita che è Sikròs (RC), il giorno della morte, il 12 Marzo, all'età di 70 anni. Non si fa menzione alcuna del giorno di nascita. La festa liturgica di s. Nicodemo è disposta al 12 Marzo, come più volte ricordato.
Studi accurati, pubblicati, hanno permesso di evidenziare che l'anno di nascita del Santo risale al 940 e quella di morte al 1010. Soprattutto che s. Nicodemo mai è stato fisicamente presente a Cirò. Occorre non insultare il Santo, non ridicolizzare il territorio, non insultare l'intelligenza di chi studia!
La proclamazione di s. Nicodemo a Patrono e Protettore di Cirò, avviene il 14 gennaio 1696. Da allora sono presenti a Cirò le Sacre Reliquie del Santo Patrono Nicodemo che, come segno di devozione, va servito e non usato dalla delinquenza ridicola che sporca il territorio con profonda ignoranza. Il luogo deputato per le Reliquie era e rimane la Chiesa Madre.
Dal 1696 tempo ne è passato, mentre le Reliquie di s. Nicodemo attendono relegate nel nascondimento e nella menzogna. Non sarebbe ora che la Chiesa e anche l'Amministrazione di Cirò iniziassero a dare senso alla devozione al Santo Patrono, concedendo alle Reliquie il luogo deputato che è Chiesa Madre?! Non sarebbe ora che una reale effige/statua lo riproponesse nelle sue fattezze di monaco italo-greco e non travestito d'altro improprio? Dopotutto s. Nicodemo è compatrono di Cirò, unitamente a s. Francesco da Paola.
La Chiesa è chiamata a servire Dio, a rispettare chi ne testimonia con fede, così come chi studia e ricerca è chiamato a servire la verità.
Ergo: è esplicita la scoperchianza sull'uso improprio di un intero territorio, e su più fronti compiacenti, è ora di finirla di assecondare fluidità sociale malsana!
Possa s. Nicodemo aprire i cuori e le menti savie al Senso del Sacro, al Sano Coraggio, possa benedire Cirò e ispirarla all'ONESTÀ, all'attenzione della deprecabile realtà sociale!
"Le parole costruiscono se vere". (Papa Francesco)
Guidi s. Nicodemo, al discernimento, al senso del servire Dio, servire la Croce, servire il giusto e farlo, soprattutto, nell'attuale tempo di QUARESIMA, ancor più benedetto da questo “Anno di grazia del Signore 2025”, 30° Giubileo in itinere. Sia veramente un tratto di speranza del nostro pellegrinaggio terreno nel quale possiamo riscoprire rispetto e devozione.
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