Affinché affermazioni disdicevoli non vengano oltre perorate, come illusorie espressioni lasciano trasparire, riporto quanto già commentai al sindaco di Mammola, Arch. Stefano Raschellà.
Caro Sindaco Stefano Raschellà, la ringrazio di farmi parte, in menzione, del suo saluto. A tutti i Mammolesi rivolgo l'augurio per una buona festa di S. Nicodemo da Sikròs, è questo il luogo di nascita, non possiamo più tralasciare oltre argomentazioni. È ora di fare chiarezza, seria, e in Chiesa si deve dire la Verità. Cercare il bene è sempre un atto d'amore nei rapporti umani e nelle comunità. I rapporti del Comune di Ciro' con Mammola nessuno li hai MAI messi in discussione, perchè parlarne?!
Io stessa venni invitata a Mammola dal Dr. Pino Franca Agostino, Presidente del Centro Studi Nicodemei, di cui Mammola si pregia, in occasione dell'uscita del mio studio su S. Nicodemo, Dr. Agostino che ringrazio per il pregevole lavoro e raccolta di materiale sul Santo. L'occasione era il Convegno su Apollinare Agresta (12 luglio 2018). In quella circostanza, tra le altre, la relazione di S. E. Mons. Francesco Milito, storico di spessore, fu assolutamente esaustiva circa l'errore fatto da Apollinare Agresta sul luogo nativo di S. Nicodemo. I miei studi lo hanno ampiamente confermato, studi approfonditi e supportati da numerosi storici, studiosi della materia, e a venire altro mio studio su 'Santità e Procedure di Canonozzazione' ne conferma, con chicca, modalità.
I rapporti tra Comuni, in genere, si basano sulla serena chiarezza delle vicissitudini da affrontare, in questo caso storiche, più legate a Cirò - in cui alcune realtà trovano smarrimento (!) sul dato che S. Nicodemo non è nato a Cirò, ma è un fatto culturale. Con Mammola, in alcun modo, vengono intaccate relazioni su cui nessuno ha mai avuto problemi, sia chiaro una volta per tutte, di continuità amicale, e ci mancherebbe, sarebbe del tutto illogico. Non troverei, poi, opportuno smentire quanto lei stesso ha notiziato al Comune di Cirò, in firma congiunta con il Dr Agostino, rimostranza del 19.11.2018, in cui conferma la non natività del Santo a Cirò, come già la studiosa Arco Magrì, tra altri Professori, aveva evidenziato, il bios lo conferma. Non si può cercare, e ancora, di confondere un sano rapporto tra Comunità con i dati storici che al Santo Nicodemo occorre riconoscere. Non si toglie niente a nessuno se non al Santo. Capisco il dato politico ma è necessario assimilare il dato Culturale, che nobilita la politica sana, certo non sempre può collimare con quello 'politico', ma può fare tesoro della rinfrancante e benevola conoscenza. Il discorso della spiritualità è poi di altro capitolo, e anche qui non è necessario confondere.
Nessuno ha mai avuto dubbi sul fatto che, con Mammola, Cirò ha un rapporto amicale, di gratitudine e dal 1696, anno in cui le Sacre Reliquie di S. Nicodemo sono giunte a Cirò e, nello stesso anno, il Santo voluto dal popolo cirotano Patrono del paese, unitamente a S. Francesco da Paola.
Occorre rispettare il Santo, la sua sacralità nella verità che, come ho sempre sostenuto, non può che rinforzare i rapporti nella sincerità dovuta a relazioni autentiche. Auspico che i buoni proprositi vadano in porto, tenendo conto della verità storica dovuta al Santo poichè, e lei da architetto me lo insegna: senza buone fondamenta, in questo caso di verità storica, ogni 'castello' crolla, come anche i rapporti.
Nella verità, con la stima di sempre, e con i migliori auspici per lei e la Comunità di Mammola, giungano il mio più cordiale saluto e augurio di buona festa di San Nicodemo. Sia sempre, l'amato Patrono, di guida al giusto per le nostre Comunità.
Maria Francesca Carnea (1 settembre 2024)Aggiungo, ovviando a fake news che oltre a, con ossessione, persistere nell'attribuire nascita del Santo a Cirò, dalle stesse attenzionare poichè Nessun testo, tantomeno nel bios di s. Nicodemo, viene riportata la data di nascita, inventata, nel compiacimento giornalaio e dell'amministrazione comunale di Cirò silente. Invito il parroco d. Massimo Sorrentino, a trovare questo riferimento e a farmene parte, in questa vita!
Ribadisco che non si va da nessuna parte con la sfacciata inculturazione, via chiaramente scelta dall'amministrazione di Cirò, ed è vergognoso ridicolizzare così un Santo, la sua storia, un Paese, cercando supporto in quel di Mammola che, però, conosce bene la storia reale e ci sarebbe da chiedere: a che titolo, perché assecondare ciò che è scientemente superato?
Qualcuno, poi, mi può spiegare perché siano le amministrazioni comunali a interessarsi di un Santo, più che la Chiesa locale, l' Arcidiocesi di Crotone - Santa Severina a studiarne verità storica, ad alimento di devozione?! Forse la Regione Calabria, nella persona del Presidente Roberto Occhiuto, o la Provincia di Crotone, nella persona del sindaco Sergio Ferrari, possono aiutarmi a capire? O questi signori e i sindaci considerano il Popolo, che li elegge per essere ben rappresentati, tutti ignoranti o troppo colti?!
Va da sé che è ampiamente nota la storia del povero Santo Nicodemo, e a breve lo sarà ancora di più, studiare fa bene, fa Bene Comune, e non alimenta problemi locali a chi conosce la materia.
A scanso si equivoci, poiché sembra andare di moda, ma anche qui rimango Distinta e Distante, non Smentirò mai i miei studi, le mie asserzioni, scientemente relazionate, onestà intellettuale è ricercata virtù, e non permetterò interpretazioni per dati storici chiari, semmai opererò scoperchianza, di prossima uscita.
NB: S. Nicodemo nasce nel 940, muore nel 1010, il 12 marzo. Nel suo bios viene riportata la data di morte, 12 Marzo, all'età di 70 anni, mentre non si fa alcuna menzione della data di nascita. Studi più recenti di Follieri e Perria, datano l'anno di nascita al 940, quella di morte 1010.
Cirò custodisce le Sante Reliquie di S. Nicodemo che raccomando e auspico possano trovare sede nel luogo a esse designato cioè la Chiesa Madre, appena sarà riaperta al culto.
Il rapporto con Mammola esiste e nessuno lo ha messo nè mette in dubbio, e VA RINSALDATO NELLA VERITÀ, qualità etica da rispettare tra Comunità, ma occorre rapportarsi anche con la verità storica chiamata a non usare santi, e a rispettare chi ne studia, per valorizzare sapere e conoscenza. Sollecito, altresì, impegno di reale costrutto al bene comune, di trovare argomenti, elementi utili, di servizio e attenzione al territorio, prima che altre risorse economiche vengano perse. In questa direzione energie, e più sano impegno politico, sarebbe auspicabile e opportuno. Posso dire che oltre ad aver operato cambio della storia in Cirò, mai come negli ultimi anni e finalmente, di S. Nicodemo ho saputo far conoscere, con determinazione, amore di verità dovuta e senso di reale rispetto culturale e spirituale. Fare le cose nuove è possibile!
Maria Francesca Carnea
Cf:https://www.meravigliedicalabria.it/nicodemo-il-monaco-eremita-che-cambia-la-storia-di-ciro/
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