sabato 3 agosto 2024

Quando il profano insulta il Sacro

Altro che festa patronale a Cirò (KR). Nei termini cui assisto in questo povero paese, e da anni, siamo fuori dal mondo religioso e civile.

La fede, ricordo, è un dono che implica consapevolezza di ciò di cui si parla, consapevolezza in Verità. E non è fede assecondare la menzogna nei modi ridicoli cui si assiste. Un dato culturale è un dato culturale! La fluidità non è computata. Nulla centra la fede con alimento di ignoranza che chiaramente serve altro. L'inganno non è fede, è inganno popolare che manca di rispetto alla fede stessa e a quanti operano per l'edificazione culturale. 

Ma ognuno sceglie chi servire. La Cultura, certo, serve la conoscenza, il sapere, la verità.

È davvero paradossale quanto viene alimentato. Perché? Per chi? Cari compaesani, questa condizione storica ridicola, in cosa vi edifica? In istruzione a distruzione di massa? Il coraggio della verità in una Comunità che fine ha fatto?

Povero S. FRANCESCO da Paola che vive la festa patronale senza essere minimamente considerato. Tutto è volutamente concentrato intorno a S. NICODEMO, di cui si insiste a parlarne ignorandone storia, ignorandone Sante Reliquie che rimangono chiuse in quattro mura e non portate in processione. Continuare a ridicolizzare un territorio, e sguaiatamente, denigrando la storia reale di s. Nicodemo con monologhi senza contraddittori quale Vescovo, Sindaco, Parroco lo permette?! Siamo fuori da qualsiasi mondo democratico.

Ma la STORIA a Cirò È CAMBIATA, e non solo per argomento culturale S. Nicodemo.

Il pulpito serve per declamare il VANGELO, non si usa con imbarazzante pressapochismo anche da parte di chi, per rappresentanza amministrativa, dovrebbe usare la prudenza del linguaggio a tutela di tutti i cittadini, presenti e assenti e non ignorare l'esistente dato culturale su s. Nicodemo. 

CHI PRATICA LA VERITÀ PRATICA PACE NON SETTARISMO O DISARMONIA.

Studiare non fa male, e lo consiglio. Fa male alimentare volontariamente storie che ignorano dati culturali chiari. Per analogia: si può prescrivere un vecchio farmaco a discapito di innovate risorse? E a discapito di edificazione sociale o di realtà umane locali?

I SANTI Patroni di Cirò non si usano, si rispettano e si pregano. Altri argomenti si affrontano civilmente, come la sottoscritta ha più volte sollecitato. La Cultura ha chiara la sua strada, ma non tollera inganno pubblico.

Ergo: meno novelle imbarazzanti, meno infiocchettamenti, consiglio soprattutto di studiare, anche per il decoro del Santo NICODEMO, dei cittadini civili, e del paese stesso di Cirò. La Regione Calabria si nobilita con la sana cultura.

Di seguito👇anticipo una chicca, ne riservo altre. L'argomento in via di pubblicazione, è studio composito che evidenzia come nulla centri Papa Urbano VIII con quanto attribuito con impropria divulgazione. Lo studio affronta altresì l'evoluzione dei processi di Canonizzazione a miglior chiarezza della storia della Santità, soprattutto ai tempi di s. Nicodemo. STUDIARE SERVE, SERVE IL BENE COMUNE. Con s. Caterina da Siena: "E' ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito!".







Maria Francesca Carnea 


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