La Beata Vergine Maria è aiuto primo, come ogni mamma, a ritrovare speranza, la prima che, redenta, intuisce che l’uomo non è una inutile passione, tutt'altro. Si tratta, dunque, di una solennità dal contenuto affascinante, volta originariamente a commemorare il dies natalis di Maria, ossia il giorno della nascita alla vita eterna. E questo perché la morte non è l’ultima parola sulla vita dell’uomo, ma è la speranza che ci viene consegnata proprio nel mistero della Vergine Maria. Attraverso Lei possiamo sperare che nulla della nostra vita andrà perduto, nessun sacrificio per quanto nascosto e ignorato, nessuna lacrima. Ogni ingiustizia subita, al cospetto di Dio, diventa grazia di vita eterna.
I cristiani d’Oriente credono la stessa verità parlando della Dormizione di Maria. È un linguaggio che affascina. Le due espressioni complementari: assunzione e dormizione, rimandano all’unica grande questione con la quale ciascuno di noi, quotidianamente, ha a che fare: siamo sì mortali, ma la riuscita finale della nostra vita è affidata alla sorprendente opera di Dio che può renderci eterni nel Suo giudizio.
Guardare sempre al Cielo, è la strada indicata dalla Vergine Maria che si apre a quanti anelano al bene dell'anima, alla speranza, all'incontro con l'Onnipotente. E da lassù un sorriso si illumina anche per me. Duc in altum!
Maria Francesca Carnea
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