lunedì 27 marzo 2023

Non esistono dogmi sociali, nè intoccabili sovranità!

Distogliere attenzione, enfatizzando sviluppo territoriale e distraendo con attrattori e storie erronee, non voler vedere la trave nel proprio occhio, cercando la pagliuzza in chi, e con cui, fino all'altro giorno sedeva dalla stessa parte, e 'banco' comunale, non è volere il bene nella Comunità, e lo rende plateale. Come non è il bene della Comunità intendere un ente pubblico come mezzo di personale disposizione, proprietà insindacabile, squadra di calcio per cui, a seconda di chi pone al centro la palla, fare o meno il tifo: nelle 'curve' i facinorosi si esaltano con mera inettitudine. Gli amministratori sono pagati per interagire civilmente, democraticamente, costruttivamente al bene comune, devono essere leali: la politica è concertazione che non si impone se non nei sistemi totalitari e settari!

Fare domande è lecito, è facoltà di ogni essere libero e pensante; rispondere civilmente è un dovere sacrosanto, ciò che è evidente non si può ignorare, né rimanere indifferenti! Ecco che, con Norberto Bobbio: “Tra i difensori ad oltranza, ed i liquidatori sino allo sterminio, 𝘀’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗼𝗻𝗲 𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 e incomincia a interrogare la storia”. Già, la storia e suoi meandri!

Crediamo davvero che una Comunità non abbia capacità critica, non senta il bisogno di curare le priorità del territorio, non risenta di un settarismo che danneggia la sua identità?! 

Diventa, di conseguenza, fondamentale incoraggiare al coraggio della conoscenza, di ciò che è Bene Comune, senso del sacro, pensiero rispettoso da rinsavire in Comunità, estirpando atavici sistemi gattopardeschi. 

La TERZA VIA esiste: motivare, con elementi di ragionevolezza, alla verità per una ripresa di autentici valori umani e cristiani. Non esistono dogmi sociali, nè intoccabili sovranità! In questo intendimento gli interessi particolari, nemmeno tanto mascherati, vengono surclassati dall'ingegno dei motivati al bene fare e bene dire: il territorio si nobilita con la sostanza dell'autentica trasparenza. Comunicare è arte sopraffina di verità, bontà, utilità, e non può mai essere autocelebrativa! 

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