giovedì 28 luglio 2022

Circa l'indecorosa Messa acquatica in Crotone

La Santa Messa aquatica celebrata nelle acque di Crotone ha rappresentato l'apoteosi di una liturgia concepita come palco in cui ad emergere, però, non è Gesù. Il relativismo mondano imperante colpisce, e con tutta la sua superficialità, se vogliamo annega la celebrazione eucaristica spogliandola di rispetto liturgico, decoro e senso del sacro. Il celebrante sembra aver sorvolato sulla sacralità eucaristica, traendo giovamento dalla frescura delle acque. Quale è il messaggio educativo ed edificante per i ragazzi?!
Nessuno lì presente fraternamente ha potuto consigliare, far ravvedere il prete di un fare non consono né decoroso?! È però orribile, da cinici, decontestualizzare, confondere un maldestro agire specifico con altre questioni. Questo si, mi infastidisce! A Gesù e Madre Chiesa, dobbiamo amore. Ma il pulpito social ci ha abituati a tromboni altisonanti stonati, oramai interpreti di un credo fatto a misura del proprio comodo. Questo è sbagliato: occorre capire le cose di cui si parla per, semmai, migliorarle, mai giudicarle! 

Mia Mamma mi ha insegnato che il sacerdote autentico considera la Messa come se si trovasse realmente sul monte calvario mentre Gesù muore. E, prima di celebrare, si prepara in silenzio su quanto avverrà di miracoloso sull'altare; che avvicinarsi all'Eucarestia è atto che chiede il capo chino, un sussulto di cuore, e che ai suoi tempi il sacerdote prima di distribuire la comunione si bruciava le dita, segno di grande rispetto anche nel prendere tra le mani l'Eucarestia. 

CRISTO CHIEDE AMORE ASSENNATO! Non è un gioco cui accostarsi per ottenere applausi, avvicinarsi a Lui significa porsi dopo di Lui e la Sacra Eucarestia va rispettata perché ha un senso, MAI RELATIVO! Dio non è morto, ci chiede di essere attivi, di conoscerLo, di 'sapere'. Ora, ed è chiaramente scritto nel Codice di Diritto Canonico al canone 932 § 1 e 2: 

- §1. La celebrazione eucaristica venga compiuta nel luogo sacro, a meno che in un caso particolare la necessità non richieda altro; nel qual caso la celebrazione deve essere compiuta in un luogo decoroso. 

- §2. Il sacrificio eucaristico si deve compiere sopra un altare dedicato o benedetto; fuori del luogo sacro può essere usato un tavolo adatto, purché sempre ricoperto di una tovaglia e del corporale. 

ERGO: il luogo scelto deve essere decoroso non per un dato estetico, ma per permettere un’attenta e attiva partecipazione al Mistero celebrato. Va da sé che questo fa escludere immediatamente la spiaggia, luogo che sicuramente sta agli antipodi rispetto a quanto richiede la partecipazione all’Eucaristia. La Chiesa celebra su un altare il sacrificio eucaristico e l’altare deve avere precisi requisiti: consacrato o benedetto. Se si celebra fuori dalla Chiesa, è possibile usare un tavolo, che non sia traballante, e sufficientemente grande da poter sostenere sia il libro della celebrazione sia la patena col calice: i vasi sacri, come pure i paramenti, devono conservare il loro ordinario decoro. Il tavolo deve essere ricoperto con una tovaglia, inoltre non deve mai mancare il corporale su cui poggiare i vasi sacri. 

La Santa Messa, occorre non dimenticarlo, è il memoriale della passione, morte e risurrezione di Gesù, e dunque l’EUCARISTIA DEVE ESSERE CELEBRATA DEGNAMENTE. Celebrare Messa in costume da bagno, a dorso nudo, al mare, e come altare un materassino è un modo definibile degno?, decoroso? A mio avviso no!!! Il prete non aveva nessun obbligo di celebrare a quell'ora di mattina. Poteva tranquillamente andare in qualche parrocchia, di Chiese, pure belle, ce ne sono nel luogo, e celebrare anche di pomeriggio. Ma ha preferito l'esclusività che ha 'escluso' Cristo, suscitando distrazioni e confusione che disturbano dal senso del sacro, basta vedere il polverone innescato e cavalcato a nocumento di fede. 

Coloro che, dicono di avere, della Chiesa, visioni 'moderne', ma che confondono con grande facilità il sacro con il profano, appunto relativisti, non si rendono conto dei gravissimi danni che causano ai buoni cattolici. Le estemporaneità, l'infantilismo della fede, non giova al Popolo di Dio, il cui cammino d'umanità ha senso e compiutezza. Quando nel cuore si ha Gesù è difficile tradirne rispetto e devozione. 

Mi auguro, anche per il sacerdote della Santa Messa acquatica, un rinnovato cammino, e la sua lettera di scuse mi sembra un segno di discernimento cristiano. Niente succede per caso, occorre però far rendere conto, a chi si distrae, di un agire infruttuoso per l'edificazione della fede. L'assenza di richiami ai preti che sbagliano, o ai vescovi che soprassiedono, diventa come un incitamento a sbagliare, a compiere ogni trasgressione che piace al demonio e alimenta Babele. 

Occorre farsi penetrare dall'amore di Cristo e reagire con azioni di 'costruzione' nel segno del Sacro, tradizione antica che ci sovrasta, farsi penetrare dal timore di Dio che educa alla comprensione del bene, mai superficiale, attento e non relativo all'io accentratore, ma al Noi Comunità, Popolo di Dio! Duc in altum semper! 

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