Alla origine del Dialogo sta una rivelazione della verità che è anche argomento della L. 272 : "...scrivo a voi... con desiderio di vedervi seguitatore e amatore della verità, acciò che siate vero figliuolo di Cristo crocifisso, il quale è essa Verità, e fiore odorifero dell'ordine santo...". L'ordine di san Domenico, il quale, lo leggiamo nel Dialogo, prese l'officio del Verbo nello spargere la parola ricevuta con verità e lume.
Abbi, dunque, amico, amore per il lume d’intelletto, esigente ma amante del sapere che edifica alla comprensione del sacro! Incrocerai quanti, chiusi d’intelletto e proni della ragione, servi di un dio minore, insisteranno a confondere. Spogliarsi di ogni retaggio condizionante è arricchirsi spiritualmente nella Verità. Non ti chiedo di fiorire in grappoli, ma di spremere la rugiada dei grappoli per coloro che hanno sete. L'auspicio è dissetarsi di verità, niente nobilita di più territori, comunità, relazioni, quanto la sana conoscenza, fioritura leale del cuore, del senso del sacro. E, con S. Agostino, temo solo il Signore che passa!
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