sabato 10 ottobre 2020

Assenza di capacità critica alle elezioni

Mi hanno appena raccontato una barzelletta:
- Alle elezioni il Popolo si è espresso, hanno vinto i candidati scelti dal Popolo, e ciò che sceglie il Popolo è legge. 
Non ho potuto trattenermi dal ridere, e mi sono scusata con il mio caro interlocutore, argomentando: 
- Forse in alcuni strali dell'universo, in alcuni luoghi, territori dove la gente veramente è stanca delle menzogne, dell'immorale agire, e di famiglie feudali che non mollano poteri ombrati. Forse in quei luoghi, viva Dio, iniziano a comprendere che la capacità critica, usata, migliora il senso della gestione del bene comune, spezza gli egoismi, e allora rinasce la passione al bonum facere. Ma dalle nostre parti, in generale in Italia, e in particolare in Calabria, il voto libero, purtroppo, ancora deve maturare, non è materia d'interesse locale!
La volontà popolare va sollecitata alla conoscenza, non al sistema del clientelare, parentale condizionamento. 

Ho poi ricordato che anche Mussolini era stato scelto, pure lui, dal Popolo e i risultati lasciano ancora strascichi in pensamenti di scemitaggine conclamata, e atteggiamenti fermi al culto della simbologia infausta del forti e puri. 

La Cultura Politica nasce dal pensare, e cresce in pensatori liberi. I nostri territori sono 'occupati' politicamente da chi fa credere, e il credere non è pensare, manca la fonte su cui posare la pietra d'angolo. Gli occhi guardano ma è l'intelletto che vede!

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