domenica 31 maggio 2020

UN VITALIZIO SENZA RITEGNO! 

Non è questa la Calabria che i Calabresi si meritano: in un paio di minuti, i senza vergogna del calderone Regione Calabria, sono stati capaci di sistemarsi vitalizio. Ancora peggio è stato il tentativo di toppa per giustificare lo scempio immorale agito: non letto, non capito. Tipico della meschinità più nefasta che alberga coloro che cercano di soddisfare il loro ventre, privi di ogni eticità.

Ma in mano di chi siamo? Di incapaci o capaci solo per le proprie tasche? Occorrono risposte, gentile Presidente Jole Santelli, occorre dare conto ai cittadini. La Calabria non è una giostra su cui imbastire pianificazioni a danno delle Comunità, già provate dall’incapacità politica che subiamo. E non ci sono bandiere da seguire, svuotatesi di significato anche grazie a questo modo di agire veramente spregevole. Urge seguire un solo timone: il Rispetto per la gente, suffragato da responsabilità etica. Da quanto tempo la nostra terra aspetta servizio sanitario decente? Strade percorribili, aeroporti e treni in grado di decollare e collegare davvero con il resto del Paese - lasciamo stare il mondo -, da quanto tempo manca il lavoro, un piano di sviluppo economico serio, l’attenzione ai bisogni della gente?  Eppure sono bastati due minuti, e senza batter ciglio, a definire un capolavoro da record, e il vitalizio si è sistemato! 

CALABRESI mettetevi dalla parte giusta, quella della Capacità di Pensare, di manifestare il dato spirituale che contraddistingue eticamente la vita dell’uomo, vita che nessuno ci può rubare: chi illude di fare il bene comune, sarà coerente solo al suo essere illusionista, così come chi mente e non sa leggere, né scrivere, non può che rimanere tale! Date dignità alla dignità estorta, e cominciate a dire No a gente che solo ci usa! Dire no è legittimo, soprattutto se si manifestano azioni opportuniste, dannose, se si assiste a vigliaccata come una legge per i vitalizi che ha trovato precedenza e soluzione lampo, rispetto alla situazione precaria della nostra terra di Calabria, da decenni arenata alla sofferenza. Esortava Caterina da Siena: “Avete taciuto abbastanza. È ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito”. E, con M. L. King: Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla!

Invito lettura articolo: IL CAMBIAMENTO NELLA RADICE DI CALABRIA, un'analisi, anticipata, per un cambiamento possibile! Per entrare agli inferi, secondo lo scrittore Pausania, era necessario bere da due fontane: l'una chiamata Lete, l'altra chiamata Mnemosine. CERCHIAMO DI BERE DALLA FONTANA MNEMOSINE! 



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