Urge una Riforma che metta fine a questo sciacallaggio: l'ente Regione così com'è, piegato, concentrato su se stesso, con spese utili a rinforzare giardini clientelari, che solo gravano per inutilità sul Popolo, non ha ragione d'esistere. Una legge che ne elimini esistenza sarebbe ideale, ma pensare di responsabilizzare a rendicontazione e agire morale già sarebbe cosa importante. Occorre, piuttosto, incentivare l'ente Provincia in competenze di più opportuna utilità e vicinanza alla propria gente, al territorio di pertinenza, soprattutto mettere al centro dell'impegno politico la Persona, non le clientele.
Non è certo facile vivere la nostra terra, qui sembra che parlare di democrazia, di bene comune, di cultura sia un affronto al sistema settario ramificato. Se il modello continua ad essere la furbizia, il potere da salvaguardare per propri interessi, in ambito politico, religioso, educativo, certamente può far sconfortare, allontanare, deviare molte coscienze disposte al bene. Ma, per chi non rinuncia all'ispirazione alta della vita, e non vende la propria dignità, non saranno certo le difficoltà che si presentano a fermare l'intrapresa di un percorso, seppure in salita, di giustizia sociale. All'apice di questo percorso si trova la magnificenza di un panorama pulito, dal sapore genuino di libertà, valore concreto con cui riscattare il dolore di chi è costretto a subire le 'distorsioni' abusate, frutto anche dell'indifferenza di uno Stato che sembra distante da questa sua 'figlia'-Regione. Onestà, altruismo, determinazione, verità, spirito di sacrificio, sono comportamenti che devono essere collocati ai piani alti delle nostre coscienze, virtù piene di fragore ma silenziose, e abbiamo il dovere di riproporle, rivalutarle, perseguirle, oltre ogni ipocrito infingimento! In questa direzione eticamente retta, è possibile impedire l’accesso al dubbio, ovviando alla disperazione più grave che possa impadronirsi d'una società, e cioè, insegna Corrado Alvaro, il dubbio che vivere rettamente sia inutile!
Ergo: occorre, come prece, caro Presidente Roberto Occhiuto, respingere ogni pensamento che approvi presenza di 'consigliere supplente' da stipendiare a favore di clientele! L'ente Regione acquisterebbe credibilità.
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