venerdì 23 settembre 2022

Astensionismo, scelta imposta dal buon senso

Si giunga al voto con mano alla coscienza, e anche per l’astensionismo che, nel caos attuale è, aimeh, una scelta imposta, dal buon senso. Chi si astiene, esercita un diritto legittimo teso a spronare all'attenzione critica, per un reale cambiamento di sistema. È il piu legittimo dei diritti non rendersi complici dell'immortalità perpetrata a danno di un Popolo. La politica deve servire la Patria con servizi, e quando ciò non succede, i feudatari abusivi della politica, si mandano via dalle istituzioni.
A mio avviso non si può immettere in otri vecchi vino nuovo, o si cambia otre, o cambia il vino! 

Non si illudano i trasformisti delle parole, i venditori di offerte, i saltimbanchi di casacche, gli squadristi degli accordi a tavolino: la gente, che vive i territori e subisce i disagi, ha fame di buon senso e verità. L'astenensione è espressione di diritto, che non si fa complice dell’inettitudine ma cerca, con il rispetto delle persone, di argomentare ragionamento di costrutto. Se ne dovrà pur prendere atto, la politica, nelle sue massime rappresentanze, dal Colle ai Palazzi, dovrà interrogarsi sul perché sia riuscita a non rendersi credibile e alimentare sfiducia. 

Il Cambiamento chiede capacità critica, passione per la Verità. Esige rottura con sistemi clientelari, con le massomafie travestite da benefattori, dannose ai territori, improduttivi al Bene Comune. Il Cambiamento rispetta storia, cultura e contesto sociale, non ragiona a comparti stagni, supera il provincialismo, ha senso maturo del Noi, opera per equità e giustizia sociale, provvisto di elementi di ragionevolezza. Il Cambiamento non sgorga mai dal contronatura, ogni territorio ha la sua non barattabile identità e, con Seneca, possiamo affermare: quanto è stolto l’oratore che se ne va via tutto contento per gli applausi di un pubblico ignorante! 

Abbiate chiaro un concetto: la politica emotiva non è politica, l’emotività non è il soggetto della politica, soggetto della politica è l’intelletto speculativo che induce all’azione responsabile, capace sicuramente di emozionare ma nell’esercizio pratico della carità intellettuale. E in questi tempi la politica d'Italia ha goduto non di capacità credibili, ma degli applausi di un pubblico ignorante, mentre il suo Popolo ha chiesto e ansimato per un senso sano di Bene Comune! Ancora oggi, a mio avviso, la scelta rimane astenersi da questa povertà d'offerta che non convince!

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