Insegna Hughes: "Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi". Ora, per superare la deprecabile 'consuetudine' del qui non si muove foglia che malaerba non vuole, occorre svegliare le coscienze savie. I dormienti, come i prepotenti, non generano cambiamento, né sviluppo, piuttosto, con l'inganno dell'apparire, delle operette di distrazione di massa, generano sazio del proprio egoismo.
Porsi domande è anticamera della verità, della giustizia, della libertà! Per cui pongo quaestio: esiste nelle nostre Comunità una coscienza senziente, amante del Bene Comune? Nella contemporaneità si è in grado di vestirsi di virtù solidale al Noi, spogliandosi dai settarismi che frenano ogni evoluzione, ogni edificazione umana? Abbiamo il coraggio si capire chi siamo, da dove veniamo, verso dove andiamo? Comprendiamo cosa è Bene? Riconosciamo la nostra nudità d'Essere? Siamo in grado di dialogare e riconoscere il giusto?
Attenzione: mai farsi frenare dagli urticanti 'dormienti', occorre viversi il proprio sogno, nel bene della conoscenza! Ergo: NON PERDIAMO IL PRIVILEGIO DI ESSERE LIBERI!
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