giovedì 30 giugno 2022

Auspico risveglio di coscienza a Cirò!

La storia a Cirò è cambiata dal 2017, cambiamento operato dalla sottoscritta che non si è sottomessa all'ingiusto, alla disonestà intellettuale, alla prepotenza dell'ignoranza, soprattutto non ha accettato che l'agire di una frangia di empi imponesse silenzio, negando conoscenza culturale e confutazione dell'evidenza storica sulla questione s. Nicodemo. È inaccettabile l'agire di una incultura malata! Abbiate un minimo di dignità cari Cirotani, le facce di bronzo, male nero di Cirò, non troveranno ossigeno laddove capacità critica saprà porre domande, non subire acriticamente agire insano!

È del tutto deprecabile blaterale di bizantinismo  a Cirò: è come parlare del sesso degli angeli. E, riguardo l'affresco nella Chiesa di s. Giovanni, su cui già più volte ho relazionato, è solo grande idiozia attribuire il nome di s. Nicodemo. Mi chiedo: come ci si può prestare a tanta disonestà intellettuale?! Ciò offende il Santo, la Chiesa, e la storia di Cirò che, vi assicuro, è tutta da riscrivere!

Ritorno a ricordare che s. Nicodemo è conosciuto a Cirò dal 1696, forzare date, storie, tempi, è solo una prepotenza criminale, propria della nanitudine di cui i disonesti godono, proni a opere di distrazione di massa, anche nelle Chiese, con avallo di parroco, opere che certamente nulla hanno a che vedere con la ricerca e la cultura. 

Va da sé che certe associazioni private, che vogliono stare al centro di ogni minestra insipida, occorre che si istruiscano e, comunque, trattengano i loro limiti nel quadratino o ruota che gli compete e, soprattutto, se vogliono 'contribuire' ad un bene sociale, gli rendo noto, DEVONO cercare il bene sociale vero, non superficiale, mai autocelebrativo, tantomeno declamare il FALSO che, nel caso di specie, vuole a tutti i costi un povero Santo, s. Nicodemo, farlo nativo di un luogo in cui la storia sancisce altro, e cioè che non è nato, né mai stato a Cirò. Perché si insiste a rifilare creduloneria? Cosa promuove questa immoralità? Cosa c'è dietro? Perché screditare fonti chiare? Perché mantenere il Popolo ignorante?! 

S. Nicodemo è nato a Sikròs (RC) e,  comunque, un pò di storia del monachesimo studiatela voi che avete perso la vergogna di vergognarvi! Perché continuate ad affermare il falso, a discapito della cultura nella cosa pubblica, DI COSA SIETE STATI E SIETE CAPACI? Credete che ignorare la verità, vi dia titolarità in un mondo di incultura? ATTENZIONE: è la Verità che vi ignora, il mondo della Cultura e della Giustizia sociale che non è disposto a tollerare idiozie! 

La sottoscritta, che è organica solo alla Verità e al Giusto, e che non scenderà Mai a patti con chi si serve del territorio, non permetterà a niuno ignorante, che si proclama anche rappresentante di popolino, operatore di fratellanza/sudditanza sociale, di avallare trattati di falsità con tanta tracotanza e a discapito di reale valore e talento territoriale. E non può che essere condivisibile, dato realistico su cui riflettere, quanto S. E. Mons. Francesco Savino, sostiene: "C'è un'alleanza tra le massonerie deviate che occupano sistematicamente spazi di potere, pensiamo allo spazio del potere culturale, pensiamo al potere che incide sui processi di cambiamento mentale, e la 'ndrangheta, organizzazione malavitosa. Sempre più chiara l'alleanza, sorta di matrimonio indussolubile. Alla base, etica della convenienza, c'è la politica. Come mai nella politica cambiano nomi e cognomi ma il sistema non cambia? Occorre essere CREDIBILI, recuperare l'autocritica senza fare sconti, nella politica, come nella Chiesa. Per fedeltà a Cristo, la Chiesa deve purificarsi e riformarsi senza fare sconti, nemmeno a se stessa! Una Chiesa capace di non scendere MAI a patti con chi si serve del territorio più che mettersi a servizio del territorio, che usa le logiche della malavita, quando non se ne infatua. La Chiesa deve avere mente, cuore, mani libere, pulite poiché se si sporca le mani, in quanto attiva e organica ai poteri forti, non è Chiesa credibile e nega di fatto il Vangelo, nega Gesù Cristo". 

Auspico un risveglio di coscienza nella Comunità di Cirò, un sussulto di dignità. Auspico il cambiamento culturale, non spettacolarizzato dall'insipienza. Auspico che il neo eletto Sindaco, dr Mario Sculco, cui ho già dato mia disponibilità, affronti la questione prevedendo, per il bene di Tutti i cittadini, della cultura, del buon nome di Cirò, -superando errori e orrori fin troppo protratti-, un convegno che dia luce e faccia chiarezza reale su questa questione. Dialogo, ascolto, coraggio sono caratteri di civiltà credibile! Occorre reagire di fronte alla vergogna dell'intollerabile, intanto che la storia di Cirò dal 2017 è già cambiata!!! 

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