Chi si astiene, esercita un diritto legittimo, che intende spronare all'attenzione critica, nonostante chi cerca ancora di sostenere il contrario. È il piu legittimo dei diritti non rendersi complici dell'immortalità. La responsabilità etica è la prima qualità che caratterizza la serietà politica! La coscienza al bene si esercita poiché la politica deve servire il Popolo con servizi, e quando ciò non succede, i feudatari abusivi della politica, si mandano via dalle istituzioni. A mio avviso non si può immettere in otri vecchi vino nuovo, o si cambia otre, o cambia il vino!
L'esito delle urne ci avverte, e avverte chi - era scontato risultasse, secondo sistema -, siederà al governo della Calabria, che il Popolo sano ha voce e identità, si dissocia dal malcostume. Ha voce che grida che una Calabria politicamente sana è possibile. È ora tempo per tutti i partiti di fare il mea culpa, un passo indietro con onesta analisi per quanto combinato sul territorio, riflettere sul fatto che c'è un partito di maggioranza in Calabria, parte integrante della società civile, gente di Calabria che sprona alla buona gestione del territorio.
Il Popolo dell'astensione fa la differenza oggi più di ieri rendendosi partecipe, con forza, della non accettazione dell'improponibile similpolitico.
Il bene comune ce lo riprendiamo con lo strumento dello spirito di verità, di responsabilità etica con cui deve essere ripulito il territorio, attenzione critica, onestà che non si confonde con ndrine, colletti bianchi, compassi, grembiuli, politica collusa. È tempo di un modello di gestione di autentico servizio per la Calabria. Il coraggio è sempre più forte di ricatti, insani pensamenti, paure alimentate.
Si inizia da qui! Dare la libertà è sentirsi liberi. Il libro della nostra vita politica lo scriviamo noi!
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