martedì 12 ottobre 2021

Il Filosofo Galimberti, circa la manifestazione no green pass: "Dobbiamo smetterla di perdonarli!

È vergognoso lo squallore socio-e per niente politico dei nostri giorni, frutto di micce di odio innescate con strutturata strategia, votata più a distruggere che a costruire, guidata da rabbia irrazionale e insensatezza. Quanta povertà di cervello viene assecondata da cortigiani amanti di potere. Come se insultare, denigrare, rendesse più credibili.
Ecco che, alla proposta del loro scioglimento, i leader di 'forza nuova' hanno reagito dichiarando:“Non fermerà il popolo”. Più chiara dimostrazione di delinquenza non potevano dare: 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗮 '𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼' è 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗰𝗮𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲, 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗼 '𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼𝗿𝗼' 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲: "𝗺𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗶𝗱𝗶𝗼𝘁𝗶". 

È dato evidente che essere populisti, sovranisti significa essere senza rispetto, né conoscenza della nobiltà che racchiude in sé la parola Popolo. 

Come non condividere quanto afferma il Filosofo Galimberti, circa la manifestazione no green pass: "Dobbiamo smetterla di perdonarli! La Meloni afferma che non conosce la matrice 'fascista'. Ma Fratelli d'Italia esce da quel fiume e anche la Lega li conosce bene! Freud spiegava che la psicologia di massa annulla il proprio io. In una condizione di massa uno non è più autocritico con se stesso in maniera significativa!". Ora, e questo vale per tutti coloro che negano l'ovvietà, "quando uno nega l'evidenza, come diceva Freud, è pazzo. Se per esempio questo tavolo è marrone e tu dici che, invece, è rosso, neghi l'evidenza, e negare l'evidenza è segno classico di pazzia. Se uno è schiavo delle proprie convinzioni, è molto arretrato dal punto di vista mentale. Questo ci insegna la filosofia: non è importante che io abbia un'idea ma è necessario che questa idea io sappia argomentarla, fondarla e giustificarla". E questo, chiaramente, vale per i tanti parolai, e improvvisati amministratori di Comunità capaci solo di infestarli di discordie con l'arroganza settaria e l'illusione della falsità del fare. Il Bene Comune è lontano mille miglia da chi si serve del Popolo piuttosto che servirlo. 

Fino a quando argomentazioni sociali/politici non verranno supportati da elementi di ragionevolezza, ed espressi secondo criterio di civiltà che non aizza nostalgie insensate, o grugni minacciosi fuori dalla grazia di Dio, mancando di rispetto a chi ha lottato, perso la vita, donato sangue per una società civile, sinodale, libera da ottusità, e arroganza, fino a che non verrà agita capacità di dialogare attorno a una tavola rotonda e non rettangolare, non si potrà conoscere la parola credibilità, poiché "Se uno è schiavo delle proprie convinzioni, è molto arretrato dal punto di vista mentale". 

Studiare aiuterà! Sapere aude!


Nessun commento:

Posta un commento