Ma per le Regionali l'hanno capito o no che presto il POPOLO di CALABRIA chiederà il conto?! L'hanno capito che l'agire insano ha necessità di ripulitura, di rinnovamento di soggetti di servizio al sistema malato, intriso di mutevoli sbandieratori rotanti? Non si parla di prospettive o programmi, si eclissano intenzionalmente argomenti costruttivi, rispetto la gravità economica e sociale in cui versa la Calabria, si comiziano slogan -senza senso- ad effetto 'pancia' e, a tutt'oggi, si celebrano leader il cui raglio viene caramellato, mentre nessun sedicente politico calabrese si batte il petto per proprie incapacità, la colpa di una Calabria che non decolla è sempre di cettola che continua a risultare eletto!
Riprendiamoci la nostra Terra, superiamo l'intollerabile agire della mala politica, corredato da linguaggi e partiti contronatura improponibili.
𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗣𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗶 𝗮𝗹𝘇𝗮, 𝗴𝗹𝗶 𝘂𝘀𝘂𝗿𝗽𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗰𝗮𝗱𝗼𝗻𝗼!
Ripropongo insegnamento della cultura contadina: per l'estirpazione di un vigneto, e reimpianto sullo stesso terreno, la prima cosa da fare è l’eliminazione totale del vecchio vigneto, sia delle radici delle piante sia dei materiali usati per la struttura, pali, fili e accessori. In particolare è necessario sterrare in profondità per eliminare completamente le vecchie radici perché potrebbero essere veicolo di funghi, virus e tossine che comprometterebbero la salute e lo sviluppo delle nuove piantine.
Ecco che, per analogia possiamo parlare di estirpazione e reimpianto del sistema socio-politico in Calabria: occorre eliminare l'incapace, tossica, abusiva classe pseudopolitica feudale alla radice del sistema, sia nel metodo imposto, settario, clientelare e degenerante, sia strutturale, pali, fili, accessori. Questa gente ossessionata da potere, vuole solo tutelare il proprio interesse.
Il sistema improduttivo operato in Calabria, dannoso per i calabresi, va rotto! 𝗩𝗮 𝗿𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗖𝗮𝗹𝗮𝗯𝗿𝗶𝗮 𝗻𝗼𝗻 è 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗶𝗹𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶, 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗼𝗺𝗮𝗳𝗳𝗶𝗲, 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗰𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶. 𝗥𝗼𝗺𝗽𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗹𝗮𝗳𝗳𝗮𝗿𝗲. Il reimpianto di un vigneto, faccia riflettere: si abbia il coraggio di allontanare i qualunquamente!
L'azione più sacra dell'arte politica è il rispetto della propria radice, della propria gente, nella lealtà!
Ergo: è tempo di fare ciò che è giusto fare, anche scegliere di non scegliere visto che non possiamo esercitare diritto di scelta in un sistema che insiste a riproporsi malato, non libero nel voto, e a rischio brogli. Per il Bene Comune, rispetto alla spudoratezza dell'arroganza, è il momento giusto per porsi domande, per 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁à 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮.
Attenzione Calabria sana, volliti bene, riprenditi la tua dignità!!!
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