martedì 5 gennaio 2021

Coerenza dell'agire sociale e politico

Sento odor di arrampicate affannose, false e superbe certezze si sgretolano nel vuoto dell'inconsistenza politica. Tentativi di anestetizzare le menti pensanti pur di offendere i più elementari criteri di realismo, rispetto, senso di Comunità. Nel paradosso ci sono cose di competenza di Regione/Province/Comuni, cose di competenza della Cultura di Chiesa, cose di competenza di vattelapesca, tipico credo dei qualunquamente. È cosa nobile l'essere coerenti, leali, onesti intellettualmente, veri, ma certo retaggio atavico persegue malati personalismi, per cui ciò che è cosa di Cultura di Chiesa è cosa di Regione/Province/Comuni, o non lo diventa, asseconda dell'interesse malato da perseguire. Tuttavia, luce d'intelletto non si confonde, e gli ammaliatori, come i plagiatori, lasciano il tempo che trovano, la storia traccia e delinea ogni ambiguità. 

Nel territorio di Calabria la modalità dell'illudere, usare la propria gente, credendola stolta, è gioco scoperto da decenni, questi indefiniti si riempiono la bocca di parole di cui non conoscono significati e, su tutte: legalità, democrazia. Gli indefiniti ne ignorano contenuto, blaterano solo per il loro interesse, non avendo argomenti né idee, e non si impegnano a capirne senso. 

Legalità, come democrazia, è rispetto per ognuno nelle Comunità, è rispetto per le persone che non si dileggiano alle spalle, o con supporti arroganti di compiacenti rozze penne comprate, è rispetto delle Famiglie e dei loro sacrifici, reali, a fronte di mangiapane a tradimento per affiliazione e clientela. Unico impegno per gli indefiniti ciarlieri è parlare di ciò di cui non hanno conoscenza per arsura di potere e piageria clientelare! Attenzione, legalità /democrazia è sacramento che si legittima con onestà e verità d'agire sociale, politico, comunitario. 

Legalità e Democrazia si compenetrano in compiutezza con la Cultura, che è sensibilità e ne abbraccia umana valorizzazione! Nessuna giustizia sociale si persegue nella disonestà d'agire, nell'ingannare il proprio Popolo. E chi perde di credibilità, per servizio a compiacente mammona, non può che perseguire inganno. 

Cosa nostra, come intesa in molti Comuni la gestione della cosa pubblica, attaccati con simil colla alle poltrone, non ha nulla a che vedere con il concetto di legalità/democrazia/cultura. E l'arroganza impositiva, settaria, non giova, né gioca a favore, piuttosto rende manifesto al Popolo l'ipocrito agire. 

Esiste la scuola del rispetto, della responsabilità etica, della lealtà, non si può prescindere da questi elementi valoriali per pensare di ambire politica. Diversamente si fa servizio all'altra similpolitica, quella del malaffare, rete nefasta che ha distrutto il territorio, impoverendolo e ammalandolo di settarismo. La coerenza dell'agire sociale e politico, si legittima con la verità, nella libertà e autenticità!


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