mercoledì 25 novembre 2020

Calabria: disastri annunciati dalla negligenza

I disastri 'annunciati' hanno puntualità coerente al dato negligente di chi, deputato, non ha cura dei territori. La fascia Ionica Calabrese, la provincia di Crotone, in particolare, è stata molto provata dall'alluvione u.s., gli agricoltori, i commercianti, le famiglie colpite sono in ginocchio, come la dignità! Ora si guarda alla condizione del Ponte Neto, per l'Anas “nessuna particolare anomalia è stata riscontrata” ed è stato riaperto al traffico. Anas ha dichiarato la percorribilità del ponte, nonostante l'evidente fragilità rattoppata! 

Qui si attende, come al solito, si attende e, da decenni, nell'attesa, si sgretola un territorio soggetto all'incuria. E non si vedono sindaci del circondario, amministratori preposti che si battono il petto, perché forse non hanno avuto abbastanza responsabilità nella cura del territorio, di questo ci accorgiamo quando crolla, frana. Non si vedono sindaci che si adoperino con manifestazioni a blocco percorribilità ponte, dopotutto anche la SS106 segnata dal sangue di molti calabresi, nota come strada della morte, è percorribile! Fa più scena l'imbarazzante manifestazione a Roma delle fasce tricolori, oppure, come al solito, sminuire l'impotenza dell'uomo di fronte eventi straordinari, però concausa dell'uomo negletto, che non ha coraggio di dimettersi, quando non è in grado di servire il Popolo. 

Occorre PREVENIRE!!! Questi signori dovrebbero essere i primi a tenere all'incolumità dei propri cittadini, già provati. I pagati dal Popolo, dovrebbero quanto meno battere i pugni, se con il cuore sono distratti, per #esigere dagli organi Anas, un'attenzione e cura reale, piuttosto che frequentare le tastiere social a favore di illusioni, e distrazioni di massa. Alzatevi dalle poltrone in cui poltrite!!! Sono o no strade e ponti un servizio non reso sicuro ai cittadini che devono percorrerli? Si deve attendere il crollo per sistemarli? 

LA CADUCITÀ NON È IL FINE DELL'AMMINISTRARE TERRITORI! E non è pensabile, troppo facile, chiedere soldi senza dare conto dello stadio di continua criticità in cui ci troviamo, visto i risultati!  

È delle cose di Dio che non ne possiamo penetrare compiutezza, né comprensione, ma delle cose combinate dagli uomini, le risposte come le conseguenze ci sono, ECCOME! Ed è grazie a Dio, che non ci sono stati feriti nell'alluvione, ma quanto dura nel cuore di famiglie rimaste senza casa, commercianti, agricoltori pregiudicati nell'attività, nel territorio inondato all'inverosimile, quanto dura la ferita di dover ricominciare?! E in tempo di pandemia? 

Non fate agli altri quello che non vorreste subire voi, il territorio ha brava gente che merita rispetto!

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