Il vicepresidente dell'ente Regione Calabria, Spirlì, argomenta, con insani motivi, una cultura, ad personam, che non va oltre il suo ombelico. 'L'era della menzogna', non solo delle lobby, ha toccato il fondo, credendo di potersi esprimere con un linguaggio privo di alcun senso di rispetto! È plateale l'involuzione argomentativa a fronte di sistemi e giochi di politica che tutto hanno a cuore tranne che contenuti politici, prospettive di risalita economica di una Calabria sempre più prigioniera dell'insignificanza cui è stata ridotta. Rimango convinta della necessità di riforma che abolisca l'ente Regione e ripotenzi l'ente Provincia.
Ciò che afferma Spirlì, il suo credere - a mio avviso urticante per ogni persona che merita rispetto, e dovrebbe occuparsi, dice, di cultura, ma ricordo che CULTURA È SENSIBILITÀ -, lo argomenti nel salotto di casa sua, e abbia rispetto della carica istituzionale che si ritrova, perché il Vangelo non si strumentalizza, come le parole che vorrebbe alimentare e a che pro non si capisce! Espressione di una giunta già imbarazzante ora esprime chiaramente, rafforzandone contenuto, che la Lega in Calabria è contronatura, sia strutturale sia di concetto identitario confuso. Il mio massimo rispetto è per tutto il genere umano, tutto, innestata io nella cultura, questa sì, dell'alterità, cardine di lealtà, anche nel linguaggio.
Che valenza politica ha questo dire del vicepresidente? Che prospettiva di cultura politica si vuole avallare? CHE LINGUAGGIO È? Che senso ha? Perché? Per Chi?
Noi, Popolo, non abbiamo solo doveri ma il diritto di essere rappresentati e serviti politicamente, responsabilmente, e anche con un linguaggio che nobiliti il senso etico, la dignità da riconoscere a tutti, senza alimentare insensamente 'parolacce' che non hanno ragione d'esistere. Il sentito credo lo si esplica nel privato, ed è cosa diversa dal Pensare che è, invece, cosa seria, come la politica, e invito a praticarne, prima di parlare! Il Pensare è stimolo all'edificazione umana, non soggetta a facili manipolazioni, plagi, atti a irretire e non costruire umanità. Quando si ricopre un ruolo istituzionale, pubblico, il contegno, il buongusto, il Rispetto non deve mancare, la passione della verità nobilita, mai insulta, né denigra. Questo lo fanno i frustrati del potere mancato, coloro che credono di essere ma non sono!
Ricordo, soprattutto, che Domine Dio è nei cieli e, con il Santo Rosario, non fanno politica, rappresentano vita, affidamento spirituale al discernimento, grazia donata che ci permette di fare la differenza tra chi li usa, se ne serve, e chi ne nobilita presenza, facendoci dire Grazie, per crescita di pensiero con elementi di ragionevolezza concreti.
Quaestio: presidente Jole Santelli, tali involuzioni, confuso credere, non penso identitari della Calabria, sono espressione di cosa?
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