domenica 19 luglio 2020

Efrem il Siro, arpa dello Spirito santo

Basterebbe ricordare la nostra storia, seme di ogni lievito: l’Oriente è il punto di partenza dell’annuncio cristiano. At 11,26 ricorda che è ad Antiochia che i discepoli ricevettero per la prima volta il nome di Cristiani. Giovanni Paolo II utilizzò l’immagine dei due polmoni per affermare la complementarietà tra l’Occidente cattolico-romano e l’Oriente ortodosso-bizantino. Si potrebbe, in realtà, parlare di tre polmoni: quello occidentale, quello orientale greco, e quello orientale siriaco. 

Le chiese siriache ci hanno lasciato un ricco patrimonio letterario. Un assaggio dei contenuti della tradizione siriaca, ce la offre Efrem il Siro, ricordato con l’appellativo “arpa dello Spirito santo”, a indicare le sue profonde doti poetiche. 
Così scrive Efrem, in Inni sulla fede 32, 2-3: 

"Ogni volta che ho meditato su di te, 
da te ho ricevuto un vero tesoro 
e qualsiasi cosa ho meditato su di te, 
una sorgente proveniente da te è sgorgata 
e io non ho potuto fermarla. 
La tua fontana, che sia lodata! 
Questa fontana, sfugge, Signore, 
a colui che non ha sete di te. 
La cella del tuo tesoro è vuota 
per colui che ti rigetta. 
È l’amore il tesoriere della cella 
dell’amore celeste". 

La conoscenza di Dio si fa incontro a colui che la ricerca con fede, desiderio, amore. Occorre 'piegarsi' sul mistero di Dio, è necessario mantenersi grano buono, seme fecondo della grazia che, con poesia, incarna amore. Occorre sforzarsi e divenire un pò arpa dello Spirito.
  

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