domenica 15 marzo 2020

ALLA RICERCA DELLA COSCIENZA CHE SALVA

"Per crescere in sapienza si deve ascoltare volentieri, cercare con diligenza, rispondere con prudenza e meditare attentamente", così Tommaso d’Aquino. Aggiungo: assumere comportamenti virtuosi, coerenti, costanti, dando senso alle parole, ai gesti, evitando, di contro, quei comportamenti che porteranno a dire: COSA HAI FATTO!!! L'umanità si è scoperta fragilità assai vulnerabile, ad ogni latitudine, e si quieterà concedendoci il tempo reale di un cambiamento radicale. L'umanità, sempre frenetica nel suo agire, è costretta a ricordare ciò che ha dimenticato: il TEMPO È  PREZIOSO! 

L'arsura egoista di potere, programmi, progetti, si schiantano dinanzi la potenza dell'incomprensibile. Orfana di senso del Sacro, dissacrato, soffocato all'inverosimile, l'umanità non si è accorta che la vita emotiva non è vita, che l'armonia non è ballare, cantare sui balconi, quando milioni di persone soffrono, muoiono e tu puoi solo rispettare dolore, pregando. Armonia è sapere che il tuo prossimo sta bene! Allora potrai gioire e fare festa. Salvare il proprio orticello, per non perderne goduria, non è fare bene comune, solo assai tardivo dovere. Umanità continui a impoverirti, e a non imparare lezioni che il tempo impone, coprendo con una copertina il dramma della tua impotenza. Cerca di volerti bene, sana l'abisso nascosto e non vissuto della tua vita reale! Non avere paura della morte, abbi coraggio della vita! Trovati umanità, nel senso del sacro, dai valore a te, al tuo prossimo, siamo tutti figli della stessa madre terra, che potrai abbracciare non perché ora ti manca aprire le braccia e stringerne calore, ma perché saprai gustare e assaporare l'intenso valore di coerenza affettiva.

Che sia occasione per riuscire finalmente a diventare adulti, essere seri, in tutti gli ambiti sociali: politica, scuola, Chiesa, associazionismo! Vivere la vita reale nel dialogo sincero, ricercato, nel buon senso che fa crescere, animarsi al rispetto. Non avallare la falsa rete che unisce in apparenza e che sa, di contro impoverire, rendere vuoti nei contenuti! Scoprire se stessi è non aver bisogno di apparire, piuttosto manifestare coraggio di vita vera da vivere! È questa la scelta di sostanza. L'apparenza svanisce come impeto di fuoco, come quegli amori che sbocciano fragorosi e muoiono a senso unico, o come le amicizie, conoscenze interessate che, ottenuto il servizio richiesto, si fanno scoprire inesistenti! 

Umanità, non morire d'impeto, fai la differenza, fai tesoro di questo tempo sentendoti, percependoti anima di amabile verità, di tenera grazia. Senza la forza del coraggio non si può dire che si vive, si può dire che si vegeta, sottomessi all'egoismo del non senso. Va da sé che l’attinenza alla coscienza, non è altro che sollecitare l’orizzonte della Speranza, della responsabilità etica e, soccorre il sommo poeta: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.


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