lunedì 27 maggio 2019

LA POLITICA RIDOTTA AL LUMICINO, INCAPACE DI COSTRUZIONE

Diventa sempre più impellente una via della conoscenza, da alimentare con la verità, la compiutezza del sapere. È proprio dell’uomo essere “animale ragionevole”. Tuttavia, da questo marasma di confusione politica - poiché populismo è confusione politica - quale strategia possibile, di rinnovamento strutturale effettivo? L’identità di una Nazione è delineata da movimenti simulati vergini, tuttologi di virtù di cui si fanno profeti, incuranti di appartenere allo stesso sistema, dall’interno dilaniato da inconcludenze, insignificanze, clientele. 

La politica, ridotta al lumicino, populista, perde di credibilità: “noi meglio di loro”,  in questa frase la capacità di proposta politica di chi vuole, e con arroganza, potere. Si definisce il fallimento della Politica, sempre più  autorefenziale, personalista, autarchica, del tutto staccata dal fine naturale: il Bene Comune. 

Che fine ha fatto il desiderio proprio dei #moti rivoluzionari assennati della Giovane Italia che hanno sostenuto sogni, passioni, progetti, vitalità?
Ergo: perduto è l’uomo, perduta la ragione. Cosa rimane? L’animale!!! Estremismo dell’inconcludenza socio-politica arruffona. Niente di illuminante all'orizzonte!

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