mercoledì 5 dicembre 2018

VOCI DI CINOCEFALI

La performance dei 'convinti', avallata dall'attrattiva enfatica e familista, ci fa chiaro che il decantato nuovo in questioni socio-politiche non è poi così nuovo, che la santità si guadagna con responsabilità, che la trave dentro al proprio occhio pende, visibile, oltre ogni pagliuzza. 
Assistiamo, così, a forsennate esternazioni, frutto di allucinazioni, ma forse il fine del fare ciarliero, è veicolare il cittadino al disinteresse verso la cosa pubblica, per meglio gestirla, così potenziarsi, e farsi servire. Dopotutto gli amici capaci di elargire DDG non sono eterni, e dal gregge recintato non si può che ascoltare belare, unitamente a pittoresco coro: dal raglio dell'asino, sempre in prima fila, allo squittìo del boss topino, al guaiolare della volpe, astuta ma anche stolta, al grufolare del cinghialino, allo starnazzìo di papere logorroiche, al sibilo del cobra, velenoso e condannato a strisciare, allo zigare del coniglio, buffone di corte che non può mancare nelle adunanze corali. Versi stonati, assemblati in cinocefali che vorrebbero distrarre dalla realtà. Ma la realtà ha superato la fantasia, ed ecco così realizzata una thaumasia: maga magò ha detto sì ai fungastelli, per cui ai non vedenti verrà data la vista e apposita sede per guardarsi meglio. E danzano baldanzosi i cinocefali all'unisono con i finti oppositori, alla ricerca di una vita epicurea, espressione di alta teatralità. 

E pongo quaestio: possono amministratori deputati a operare politiche di costutto, di sviluppo per il bene comune, usare la cosa pubblica per settarie visioni e interessi? Possono assumere un agire del tutto sconnesso al ruolo che ricoprono, con incongruenza e incoerenza? Le determine confermano la presenza di Pantalone sempre generoso a favorire i 'volontari' che operano per il 'loro' bene, fatto passare per bene delle Comunità: miseria legata all'osso pecunia, verso cui la bava dei cinocefali gronda. Ed è lo svuotamento di ogni valore umano: bipolari, voltagabbana, servi di malaopera, danno vita a siparietti che riflettono se stessi, tristemente arroccati alla pochezza della propria esistenza e si materializzano i Bonaparte nostrani: ambizione è prospettare il futuro illudendo, con lo sguardo ancorato al passato, alla passività, alla relatività.

Ecco che OCCORRE RIMANERE VIGILI: la dimensione morale della Persona non la determina una bandiera con cui si è tesserati, il gruppo settario di appartenenza, il potere pernicioso incapace di dialogare, le menti vuote generate da slogan vuoti, di cui sono eco, e il cui giaciglio nutre l'insipienza. Piuttosto è determinata dall'integrità etica, dall'autenticità, dalla facoltà di riconoscersi aquila, che su tutto svetta. Con tono armonioso il grido dell'aquila lancia attenzione, monito a mai perdere capacità critica. Volteggiando, penetra le alture del cielo, distante da confuse promiscuità: rimane se stessa, distende consapevole le ali dell'intelligenza, sconfessa l'irrazionale dilagante, non rinuncia a volare, respirando in libertà. Gli occhi d'intelletto vedono lontano e lì tendono.  


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