La confusione regna sovrana ma repetita iuvant, per meglio capire la quaestio del tema discusso. Le pasquinate sono state il primo modello di quello che noi oggi chiamiamo fake, un genere di diffusione di notizie pruriginose, false, con il solo fine enfatico di plasmare l'opinione pubblica, facendo credere ciò che non è, inducendo orientamento errato di azione, oggi anche con la compiacenza di portali di informazione pilotata.
Privata di reale verità, la pasquinata, è mera manipolazione contornata da immagini e notizie ridondanti. In poche parole è espressione di assenza totale di costrutto sociale, politico, con l'ambiziosa fantasia di raccontare, appunto, una fantasia e farla credere, con il mero fine dell'infruttuoso attrarre. Peccato che, fondamento della Comunicazione efficace, non è attrarre, questa è azione di marketing per realtà commerciali. Di contro, fondamento della Comunicazione è conquistare, con Verità.
Non ci vuole la riesumazione di Pietro Aretino che, nel 1522, appiccicando aneddoti sulla statua di Pasquino cercava di manipolare l'esito dell'elezione del futuro Papa, per avere chiara la differenza che sussiste tra marketing per realtà commerciali e comunicazione istituzionale. La confusione non genera beneficio se non a chi ha interessi per confondere. Le bufale -da non confondere con le gustose mozzarelle frutto del latte di questi generosi animali-, le possiamo definire espressioni di buontemponi da cui scaturiscono idee verosimili, ma non realisticamente attinenti alla verità.
Ergo: alimentare confusione, manifestare incoerenza, non aiuta le buone intenzioni. Le potenziali realtà, umane, territoriali, così mortificate, vengono manipolate per fini che non sono di bene comune. Discernere i diversi ambiti non può che alimentare meritorio uso delle discipline da valorizzare. A questo fine, unico rimedio, per i fruitori 'inconsapevoli', è quello di non essere mai ricettori passivi dei messaggi, o delle informazioni ricevute. Il 'virtuale', oggi molto in voga, ha numerose ombre che non manifesta, che nasconde bene, poiché punta alla coercizione, e a mantenere ignorante la massa, veicolandola alla servitù di direttive stabilite da altri. Ma, come insegna Tommaso d'Aquino, la nostra condizione di Persona, è di natura razionale dotata di #Intelletto e Volontà. Bisogna avere ben chiaro che è la volontà a seguire l'intelletto, non viceversa. Il viceversa, che implica irrazionalità, impulsività, rende felici i manipolatori dell'arte del confondere.
L'attenzione chiede di mantenersi soggetti attivi, vivi, capaci di reazione critica per riuscire a discernere e fare la differenza tra bufale, fake news e VERITÀ.
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