Egli non è venuto per essere servito, ma per servire, e dare la Sua vita restituendoci libertà e
salvezza. Con la presenza della Grazia si superano timori, paure, si alimenta
comprensione, profonda sensibilità, esercizio di bene dire e bene fare. Ma
porsi domande è un dovere: per la società è utile chinarsi, interessarsi al
prossimo? È utile servire? Dov'è l'umiltà del servire?
giovedì 29 marzo 2018
mercoledì 28 marzo 2018
Il tradimento di Giuda
È storia di duemila anni or sono, che ha segnato definitivamente la linea di demarcazione tra il bene e il male. L'uomo, la sua miseria, l'arsura di potere, l'arroganza, la supponenza, la fragilità immonda. Ma è anche storia dei giorni nostri, Giuda è l'eterno in vita che semina figliolanza in tradimento, dolore, sofferenza, per il suo assurdo rimanere nano! Eppure ha avuto il privilegio di essere scelto dal Gigante dei Giganti che, pur sapendo il suo agire, non ha violentato la sua volontà, che non è un lasciare fare, ma amore e desiderio di lasciare, con attenzione, libertà di maturazione umana fino alla fine. Non c'è Amore più grande della fiducia, della libertà donata, e non tolta, non c'è Amore pregiato più della gratuità. Esiste però, negandosi alla maturità, il dolore atroce del tradimento, ferita che lascia scorrere sangue vivo nell'indifferenza totale.
venerdì 9 marzo 2018
NUDITÀ DELL’ESSERE
Perseverando scientemente nell'amore per la verità, provo a meritare la fiducia della vita, con gratitudine, producendo contributo di pensiero critico e, nel contempo, costruttivo, persuasa che non la scienza, da sola, ma congiunta con la carità, e innestate di poesia e sano pensiero, nobilitino l’uomo e la società, edificandoli. È inesaudibile e senza tempo il bisogno umano di conoscenza, eguagliabile solo al bisogno infinito d’amore, e la ricerca, il voler capire, proprio della natura umana, non lascia mai l’uomo indifferente, soprattutto nel diletto dell’indagine.
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venerdì 2 marzo 2018
Al di là dei populismi, sbocci il sentimento politico
Sia sempre vigile la capacità critica, si giunga al voto con mano sulla coscienza, anche per l’astensionismo che, nel caos, è la scelta imposta dal buon senso. Ma, mano sulla coscienza, nel senso inteso da Tommaso d’Aquino: conoscenza. Si abbia amore per il nostro futuro, qui non si scherza, la realtà non è data dai social, i vari media che propinano l’impossibile più improbabile. La realtà di una società è fatta di doveri e servizi reali, cui l’intera classe politica, ambigua, ha abiurato: il lavoro, quindi il pane è sacro, la casa è sacra, questo non è marxismo, diceva La Pira, ma è Vangelo. Tali temi barcollano, almeno quanto il non prendere posizione rispetto alle associazioni malavitose. La realtà di una società è fatta di diritto che, con l’ultima trovata della legge elettorale, ci vene negato nella scelta di voto.
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