Egli non è venuto per essere servito, ma per servire, e dare la Sua vita restituendoci libertà e
salvezza. Con la presenza della Grazia si superano timori, paure, si alimenta
comprensione, profonda sensibilità, esercizio di bene dire e bene fare. Ma
porsi domande è un dovere: per la società è utile chinarsi, interessarsi al
prossimo? È utile servire? Dov'è l'umiltà del servire?
I mastini rabbiosi non concepiscono la parola servire,
ambiscono a servirsi ad alimento del proprio egoismo e settarismo. Vivono la
miseria di una vita cui negano la Grazia, accentuando autoreferenzialità,
saccenza, sbandierando, decantando sforzi e isterie prive di fondamento, pur di
mantenere l'arrogante preminenza che solo oscura la verità e la conoscenza.
Soprattutto vivono con autoreferenzialità, pensandosi imprescindibili. I
circoli dei giardinetti prepotenti, che non si può osare sconfessare, né
contraddire, che disconoscono ogni forma di interazione che non sanno
comprendere, non sanno leggere, non alimentano intesa altra se non tra
i pochi che può 'governare', alimentano il proprio orticello facendosi servire,
approfittando della licenziosa superbia. Alimentando disarmonia si
ottiene solo confusione, povertà, inviluppo umano. Si professa il fare,
sconosciuto ai molti, per lasciare le
cose tali e quali, compresa la preminente ignoranza.
Il significato di servire,
va oltre il credo, oltre la propria fede di appartenenza, oltre bandiere
sventolanti il nulla, è l'elementare applicazione del sentire amore
vero, realizzare bene, non per il proprio egoismo, ma per la società che si
decanta di amare. L'armonia, la poesia, l'amore, si devono intimamente
sentire, ci devono albergare per
poterne gioire di verità e passione,
si permette così alla Grazia di
rendere vita vera alla vita, Un momento
di riflessione ci deve interpellare: l'Uomo della Croce è venuto a servire.
Servire è alimento di una politica sociale centrata sul rispetto della Persona
cui, quanti si reputano cattolici in
politica, devono attenersi. Di fatto, però, sembra ne abbiano dimenticato il
significato, alterandolo progressivamente
in direzione antinomica.
Eppure quanto dolce è questo senso del servire, quanto
riempie il cuore la gratuità, quanto grande è questo suo fare. L'Uomo della
Croce, con la lavanda dei piedi, ha donato all'umanità, con l'umiltà del
Gigante, il caposaldo politico per eccellenza: Servire. Ciò genera la via
di armonia, vera libertà e bene comune, a vantaggio del Popolo e non dei
limitati circoli settari. Quanto è grande l'Amore, di quanto infinito
valore viene a riempirci, con
umanità, come solo l’amico fa nella
profondità dell’amicizia.
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