giovedì 29 marzo 2018

Servire e non servirsi


Egli non è venuto per essere servito, ma per servire, e dare la Sua vita restituendoci libertà e salvezza. Con la presenza della Grazia si superano timori, paure, si alimenta comprensione, profonda sensibilità, esercizio di bene dire e bene fare. Ma porsi domande è un dovere: per la società è utile chinarsi, interessarsi al prossimo? È utile servire? Dov'è l'umiltà del servire?

I mastini rabbiosi non concepiscono la parola servire, ambiscono a servirsi ad alimento del proprio egoismo e settarismo. Vivono la miseria di una vita cui negano la Grazia, accentuando autoreferenzialità, saccenza, sbandierando, decantando sforzi e isterie prive di fondamento, pur di mantenere l'arrogante preminenza che solo oscura la verità e la conoscenza. Soprattutto vivono con autoreferenzialità, pensandosi imprescindibili. I circoli dei giardinetti prepotenti, che non si può osare sconfessare, né contraddire, che disconoscono ogni forma di interazione che non sanno comprendere, non sanno leggere, non alimentano intesa altra se non tra i pochi che può 'governare', alimentano il proprio orticello facendosi servire, approfittando della licenziosa superbia. Alimentando disarmonia si ottiene solo confusione, povertà, inviluppo umano. Si professa il fare, sconosciuto ai molti, per lasciare le cose tali e quali, compresa la preminente ignoranza. 

Il significato di servire, va oltre il credo, oltre la propria fede di appartenenza, oltre bandiere sventolanti il nulla, è l'elementare applicazione del sentire amore vero, realizzare bene, non per il proprio egoismo, ma per la società che si decanta di amare. L'armonia, la poesia, l'amore, si devono intimamente sentire, ci devono albergare per poterne gioire di verità e passione, si permette così alla Grazia di rendere vita vera alla vita, Un momento di riflessione ci deve interpellare: l'Uomo della Croce è venuto a servire. Servire è alimento di una politica sociale centrata sul rispetto della Persona cui, quanti si reputano cattolici in politica, devono attenersiDi fatto, però, sembra ne abbiano dimenticato il significato, alterandolo progressivamente in direzione antinomica.

Eppure quanto dolce è questo senso del servire, quanto riempie il cuore la gratuità, quanto grande è questo suo fare. L'Uomo della Croce, con la lavanda dei piedi, ha donato all'umanità, con l'umiltà del Gigante, il caposaldo politico per eccellenza: Servire. Ciò genera la via di armonia, vera libertà e bene comune, a vantaggio del Popolo e non dei limitati circoli settari. Quanto è grande l'Amore, di quanto infinito valore viene a riempirci, con umanità, come solo l’amico fa nella profondità dell’amicizia. 


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