lunedì 12 dicembre 2016

L’irrazionale che rifugge il buon senso


Diversi sono gli aspetti della politica e dei politici da migliorare, requisito però da non assecondare, è l'irrazionalità e l'immaturità. Urge riportare luce all'intelletto nella società civile, affinché si giunga alla comprensione del bene comune dell'Italia tutta?, o l'ambizione, fine ultimo, è proprio la confusione?, rendere sempre più la politica giogo di populismi e demagogie inconcludenti? 
Cosa significa votare subito? Il subito sta per ‘domani’?, e anche, e nonostante, una legge elettorale sbilanciata? Ma di cosa si parla in una repubblica democratica in cui sconvolge sempre più l’assoluta noncuranza di regole? Troppo semplice fare demagogia! È ancora al primo posto l’interesse del Paese? C’è una idea di progresso sociale concreto nei piani della propaganda populista? Senza regole e rispetto delle stesse non si è più in una repubblica democratica!

Votare poi con legge elettorale che non sia armonica tra le camere – in cui i rappresentati del popolo siederanno - dove porta? Ma si può essere più irrazionali?

E se si provasse a riscoprire la bellezza della parola ‘serietà’? Avremmo di fronte persone con capacità di assolvere i propri doveri, gli impegni assunti, quindi manifesti di affidabilità, coscienziosità, responsabilità, onestà, oltre che dell’agire pratico anche di quello intellettuale, attenti alla tutela del proprio onore, virtuosi. Tutto ciò nel Paese della riscoperta della parola ‘serietà’! 

Molti sono i professionisti della retorica, transitanti da un talk a un altro, che hanno la specialità del montare tuorli d’uovo, molti di questi sono anche tuorli marci. Buon senso dice: è necessaria la coerenza tra le leggi elettorali di Camera e Senato, Senato la cui sussistenza è stata decretata dal Referendum, ed è necessario che chi tanto vuole cambiare per migliorare l’annichilimento Italia, dia prova concreta apportando contributo alla legge elettorale da elaborare, troppo facile montare i tuorli d’uovo e non riuscire poi a renderli commestibili. 

Armonia è necessaria al Paese, le genti d’Italia non meritano di essere messe una contro l'altra, piuttosto scegliere da chi vogliono essere governati, perché sono i cittadini che devono esprimersi per deputare i propri rappresentanti, non le segreterie di partito. Un po’ di maturità e formazione politica non sarebbero inopportuni, poiché qui non si tratta di persone o ruoli da ricoprire, si tratta di una Nazione che deve permanere unita nell'affrontare le difficoltà sociali, di lavoro, dell’economia, deve potersi sviluppare con slancio e innovazione, soprattutto libera da mani ombrose e poco trasparenti. La guerra dei poveri porta solo disorientamento pericoloso. La storia narra!



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