Affermava Sören Kierkegaard: L’uomo non fa quasi mai uso delle libertà
che ha, come per esempio della libertà di pensiero; pretende invece, come
compenso, la libertà di parola. Benvenuta la libertà di parola se, però, nel
suo esprimersi, abbia un dato concreto di fattività operosa. Agere sequitur
esse è principio
fondante l’etica tomista e, sosteneva la grande Alda Merini, il sentimento, non
è mai parola! Sono necessari, quindi, l’agire, il fare.
martedì 30 settembre 2014
giovedì 11 settembre 2014
La cultura come azione politica
La cultura ha bisogno di azione, per
questo la comunicazione diventa una virtù tangibile. “Non si può non comunicare”
diceva Paul Watzlawick, comunicare implica una
relazione, un’apertura al mondo, un voler capire e farsi capire, ma il
comunicare parte da se stessi, si comunica a partire da se stessi, il cognoscimento di se lo chiamerà Caterina
da Siena, che implica un conoscersi per comprendere e ancor più imparare. Non
si può, dunque, non comunicare, non si può, a prescindere da se stessi.
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