giovedì 16 ottobre 2025

Comunicare e fare Politica con onestà intellettuale

È da tempi non sospetti che credo che il cuore debba essere motore primo per occuparsi di questioni sociali, così come l’onestà intellettuale debba occuparsi di questioni culturali, componenti nobili con cui accostarsi, con umanità, alla Politica, e lo dico da filosofa che pensa, da comunicatore che dà conoscenza. 

Una informazione di mero servizio al committente, che nega la realtà, l’evidenza dei fatti, non è informazione, né comunicazione, è mera criminalità, deviazione da ogni etica professionale, risultanza reale di certa politica di partito che arriva anche a dire che il diritto è fino a un certo punto, o a negare un evidente genocidio a Gaza, quindi di criminalità si tratta.

Le news commodity hanno creato un sistema perfetto per il proliferare di fake news, hanno un interesse, spesso economico, comunque di gestione di potere. Il problema nasce quando la titolazione aggressiva, la necessità di suscitare l’emotività delle persone, fa sì che la persona comune non sia più in grado di distinguere, puntando tutto sull’emozionalità, sull’indignazione, sulle notizie edulcorate e false. Le caratteristiche che trasformano le notizie in commodity sono la quantità e la velocità. Per ovviare a questo problema, che funge da megafono all'insano relativismo, la prima soluzione è quella di rallentare, non assorbire tutto. Altra soluzione importante è imparare a filtrare, a scegliere e a capire con più accuratezza il vero della realtà, verificare le fonti, la credibilità di chi scrive o di chi riveste ruoli pubblici.

Da sempre ho fatto mia l’idea cateriniana di Riforma: "Togliere dal giardino i fiori fradici e maleodoranti dei cattivi ministri e piantarvi fiori odoriferi di ministri veri e santi". Senza passione e amore di fare bene comune, con verità, il frutto non fruttifica, mi ricordava mio Padre. La diminuzione della virtù ‘servizio’, della morale nella politica, nell’informazione, alimenta la corruzione e il fare affaristico degli ‘inutili idioti’ o dei soliti mediocri. 

Ergo: avere un’aspirazione non cambia le cose tanto quanto le cambia la determinazione alla verità, ciò è categoria propria del fare Politica: non è solo desiderio, è prendere decisioni, è avere responsabilità per le stesse, perché non lo fai per te, ma lo fai pro aliis. Ambizione ardua è il porsi a servizio dell’Altro, nobiltà d’esercizio che si compie solo quando si è puri negli intenti, genuini nella proposta, testimoni di verità, culturalmente preparati, staccati dall’ego, soprattutto Persone Libere. 

Cf. SOCIOLOGIA E SPIRITUALITÀ DELLA COMUNICAZIONE POLITICA 




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