giovedì 17 ottobre 2024

Il giusto dona Pace

Nei suoi raccapriccianti misfatti, il terrorismo, espressione di disonestà, è la forma di guerra più infima. Si ha il dovere di mitigarne l’inumanità, si ha il dovere si fermare catastrofi, si ha il dovere di agire, e chi è deputato a farlo non può tirarsi fuori.

Occorre richiamare alla mente - come già il Concilio Vaticano II ricordava - il valore immutabile del diritto naturale delle genti, e dei suoi principi universali. Le azioni che deliberatamente si oppongono a quei principi, e gli ordini che comandano tali azioni, sono crimini, nè l’ubbidienza cieca può scusare coloro che li eseguono. Tra queste azioni vanno innanzitutto annoverati i metodi sistematici di sterminio di un intero popolo, di una nazione o di una minoranza etnica, orrendo delitto che va condannato con estremo rigore.  

La saggezza antica dei Mohawk, Indiani Irochesi ricorda alla modernità socio-politica che: "Pace non è solo il contrario di guerra, non è solo lo spazio temporale tra due guerre. Pace è di più. È la Legge della vita. È quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere regna la giustizia".

Agire in modo giusto dona Pace. Il giusto è seminatore di speranza, di vita. Nel Dialogo si maturano accordi di pace, è unico reale sforzo capace di rendere dignità alla Politica che diviene così umanità nell'umanità.

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