NON CREARE CONDIZIONI per un buona comunicazione e interazione armonica tra Enti, al loro interno di maggioranza e opposizione, e la Comunità che assiste nello sconforto, ha come risultanza fare mera campagna elettorale per le elezioni in divenire. Mantenere lo status quo a chi giova?! Il dimensionamento scolastico - è unico punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale tenuto oggi nel Comune di Ciro' -, lenta è l'agonia, anche se per l'intanto è 'salvo' il Liceo Scientifico di Cirò. Ma come mai qualcuno di Cirò, come ha reso noto la Dirigente dr Graziella Spinali, si anima per portare studenti 'fuori' da Cirò? Io una domanda me la porrei?!
La politica, chiamata a impegnarsi, come le dirigenze scolastiche, fanno il loro lavoro. Bene renderci parte, ma non a fatto compiuto, se si chiede collaborazione questa deve essere nei tempi debiti. Poi certo si può fare festa.
Ergo: non si può, -alla fine- allorquando emergono problemi, chiamare il popolo a impegnarsi quando, troppo spesso, soprattutto negli ultimi tempi si assiste a sproloqui indecenti, imbarazzanti, senza ritegno anche su profili istituzionali social, senza rendersi conto che rappresentanti di Enti pubblici sono di servizio ai cittadini e non viceversa, soprattutto che la critica è costruttiva, come il dissentire, e si devono accettare dai propri concittadini rimostranze poiché sono parti di bene comune. Non si può pensare che un Primo Cittadino, che dovrebbe stare dalla parte di tutti i concittadini, invece alza la voce su libera azione di confronto, chiaramente resa pubblica sulla pagina ufficiale della minoranza, o se la prende con articoli di giornali e non certo quando, fuorviando, elogiano maggioranza al limite dell'indecenza.
Il monologo del Presidente della Provincia di Crotone, cui sono grata per l'impegno profuso, alla presenza anche di Consiglieri Provinciali intervenuti, monologo del Dr Sergio Ferrari - Sindaco, e suoi troppi io/io, non hanno spiegato il QUID che l'opposizione ha sollevato, come non lo ha spiegato il Primo Cittadino di Cirò, ma è classico politichese atto a sorvolare questioni. Nessuno ha messo in dubbio 'operati fruttuosi' NON AVERNE FATTO PARTE ERA LA QUESTIONE, CHIARO?!
Quando il dr Ferrari parla di territorio fa presente i marcatori identitari, termine che in tempi non sospetti contestai per inopportunità, nemmeno fossimo animali su cui apporre un timbro, non lo vedo un bel termine. Mio Padre il marchio lo usava per i vitelli. Comunque il dr Ferrari fa presente che se Cirò Marina/ Krimisa ha il suo marchio identitario cioè il Vino, senza tenere conto della storia in sé, sfilando a Cirò/CHONE il suo proprio, al contempo cerca doverosamente di difendere il Liceo Scientifico di Cirò adducendo, oltre che la necessità di raggiungere i 600 studenti, anche di supportare fantasie storiche per mantenere il Liceo, cioè avanza il carattere identitario nella sua intestazione "Luigi Lilio". Sicuramente si parla di uno scienziato, quindi va bene intestazione per un Liceo Scientifico, MA NON È IDENTITARIO PER CIRÒ. Qualcuno ricordi al dr Ferrari che -ad oggi- la figura di Luigi Lilio è un reale mistero di cui non è dato conoscere nè dove è nato, nè vita vissuta, tanto meno dove è morto.
Approfondire ricerche è fare chiarezza, impegnarsi in ciò edifica territorio, poiché amarlo significa affrontare sue verità, errori da superare, proprio per AMARE L'ANIMA DI UNA RADICE CHE NON HA NECESSITÀ DI INVENTARSI MA DI SAPERSI SINCERA.
Per cui il Consiglio Comunale tenuto questa sera nel Comune di Cirò, a mio avviso 'fuori tempo e non rispettoso della chiarezza chiesta', trova la sua ragione d'esistere in un non senso, compreso il concitamento del Primo Cittadino che ha preso male la naturale richiesta della minoranza, resa nota dall'avv. F. Paletta, tenendo invece conto di intemperanze fuori luogo con desideri di 'primati'. È un pò come accaduto con l'Associazione Città del Vino, in cui con arbitrio, è stato scelto per Cirò di non far parte dell'Associazione. Il Presidente della Provincia, dr Ferrari ha dato chiarezza: il vino è diventato elemento identitario secondo le 'politiche attuali' di Cirò Marina. Punto!
Cirò deve trovarsi altri punti identitari e, nella fantasia, cercare l'ebrezza del ristoro. Per questo, con S. Caterina da Siena, occorre 'Levarsi dal timore servile' (L. 247), poiché è nel confrontarsi, nel sano dialogo - da pari - che si edifica umanità.
Maria Francesca Carnea
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