sabato 10 aprile 2021

CALABRIA: rimanga zona rossa, almeno nei comportamenti di ognuno!

La pandemia non si subisce, si lotta con gli strumenti conosciuti, soprattutto alla stessa si reagisce con comportamenti di coscienza, con responsabilità morale, con buona politica e disponibilità sanitarie accessibili. E già, è un ardito pensamento la buona politica, ma una reale chimera in Calabria! Se questa fosse stata davvero praticata sui territori, se fosse stato un dato reale, ben rappresentato a livello Nazionale, nei Paesi, in Regione, Province, dato di serio amministrare, avremmo avuto una Calabria e suoi Comuni diversi. Invece assistiamo al pauroso aumento dei casi covid. E con carenza di posti letto in ospedali ormai allo stremo, mentre per riapertura di altre strutture ospedaliere nulla è stato fatto. Ancora oggi, a un anno e più dallo scoppio pandemia, a cosa si pensa? A farsi ipocritamente belli con i social, si pensa anche ai colori con cui giocare, mentre le vite delle persone sono lasciate in mano a Dio, unico reale punto fermo cui fare affidamento!!!

Ma è possibile mai che un facente funzioni presidente dell'Ente Regione Calabria, trovatosi lì per assurde forme di sistema teatrale, non abbia idea dello stato di pericolo reale in cui versa la sua Regione, non sia capace di essere realista, chiedendo aiuto al Governo centrale, per lo stato di gravità sanitaria, socio ecomomica in cui la Regione versa?! NON VA TUTTO BENE!!! Certo che ce la potremmo fare da soli se ci fosse sana politica, se avessimo più ospedali, se procedesse la vaccinazione, se la quota 'ALTRI' cui è stato iniettato impropriamente, senza titolo, il vaccino, non fosse stato così alto. Ma dico a voi, che scavalcate diritti altrui: AVETE IL CORAGGIO DI GUARDARVI ALLO SPECCHIO PER QUANTO SIETE MARCI?!? Eppure sarebbe bastato poco per capire che proprio perché la Calabria ha carenza di strutture sanitarie, ci si sarebbe dovuti adoperare CON COSCIENZA,  #politicamente, perché è sempre un fatto politico, battere i pugni per la propria gente e fare campagna di comunicazione seria, trasparente, competente circa le accortezze da mantenere, da seguire, sui vaccini da avere e da somministrare ai più fragili, i meno tutelati, gli anziani quando poi i furbetti si infiltrano perché amico dell'amico che è amico del principe del pontino, il boss topino!!!

Se le strutture ospedaliere sono sature, gli anziani ancora non vaccinati, l'economia in ginocchio, NON SAREBBE STATO OPPORTUNO, visto che abbiamo pochi ospedali, pensare di attivarsi con campagne di servizio di domiciliazzazione con i medici di famiglia e sanare vaccinazione per gli anziani? Battere i pugni per fornirsi di vaccini, visto che la Calabria è Regione fragile?! Un Padre di famiglia, nel salvaguardare i propri figli, tutti, pone occhio più attento partendo dal più debole!!! I nostri territori soffrono. Non ci sono riferimenti, solo rimandi. Senza timone la nave non mantiene la rotta e rischia di incanalare rotte traverse, proprio quelle che attendono di approfittare del momento difficile per rendere rigoglioso il loro malaffare. Occorre fare di tutto per salvaguardare i propri anziani, evitando assembramenti, usando misure di sicurezza elementari, dando giuste informazioni, buona e civile comunicazione tra medici di famiglia, ASP, strutture private, protezione civile, il florido mondo dell'associazionismo. Si motivino le coscienze a esigere servizio reale da parte di chi, politici, viene pagato per questo. Ma è possibile mai che l'ALTERITÀ, la responsabilità etica, finestre per una politica sociale fattiva, non abbiano ragione d'esistere in una società così impoverita? 

La CALABRIA rimanga zona rossa, almeno nei comportamenti di ognuno, scongiurando l'attuale grave flusso di crescita dei contagi! Del domani non si ha certezza, ma dell'oggi sì, e i dati non rassicurano. È per questo che incoraggio al sentimento fermo della prudenza e dell'Alterità. Reagire è amare la necessità del cambiamento per una giustizia sociale reale, provvida di ogni beneficio!

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