sabato 20 marzo 2021

CALABRIA e sue COMUNITÀ da SMUOVERE!

Nulla di grande si compie nella vita senza passione, senza sano senso Etico della Responsabilità, elemento attivo, reattivo, di umano sentire che si ribella all'#ingiusto inaccettabile. E di INACCETTABILE nei nostri territori, nelle nostre Comunità, c'è molto, come quanti credono di essere voluti dai cittadini ma sono lì solo per servire se stessi e le clientele settarie. Va da sé che Non è il ruolo a fare le persone ma le PERSONE SERIE a fare il RUOLO! Quando poi nei territori, nelle Comunità emergono problemi, non si deve far finta che non esistono, cercare stoltamente di nasconderli, né si deve agli stessi ovviare con denigrazione. Ogni nodo arriva al pettine poiché Tutto è a tempo, anche le poltrone abusate, sporche di poco valore morale! Ai problemi si risponde come dovere etico e servizio dovuto ai Cittadini. 

È finita la cultura di pantalone, è finita la cultura della clac secondo cui tutto va bene. Soprattutto è finito il tempo di apparire ciò che non si è, del credere i territori da amministrare cosa 'vostra', del perdere tempo per far finta di cambiare mentre tutto rimane tale e quale, se non peggio. È finito il tempo dei superficiali burocrati irresponsabili, delle velate minacce, come anche  del preteso silenzio!!!

È tempo, invece, di dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio, è tempo di verità, e nessuno deve temere, in alcun modo, di esternare un problema pubblicamente, perché i territori sono un bene comune, pubblico, da preservare e salvaguardare, secondo scienza e coscienza e Non secondo interessi. Quando qualcosa non va si deve dire, comunicare per migliorarla! Se poi a chi è destinata la comunicazione, credendosi impeccabile, continua a balbettare #sì di non senso, ma è nota la non assunzione di responsabilità, dico che a testa alta può camminare chi cura la Comunità TUTTA, e il dissenso dei concittadini merita ascolto. Rispondere è buona educazione, è cosa opportuna da operare con umiltà sempre, non secondo dettati.

La Calabria e le Comunità si nobilitano perché vi vivono persone civili, non solo quelle cui qualcosa 'si deve'! Necessaria è la capacità di discernimento, di lungimiranza e critica costruttiva, aggregante, non di disgregazione intra populo, come modo d'uso solito. La storia è fatta di fatti, la storia narra nomi, agire scorretto, menzogne condivise, lascia traccia. La storia narra e non dimentica il non aver reagito al vero credibile! Ergo: se la statura di una Comunità - di una Persona - si misura dai fatti, onestamente prodotti, come dalle cose che la fanno indignare, ecco che occorre realmente reagire poiché, con Aristotele, nella giustizia è compresa ogni virtù!

Dal fosso dell'Arenacchio, Viale Principale di Cirò,
Maria Francesca Carnea ✍

Nessun commento:

Posta un commento