domenica 15 novembre 2020

L’intensa spiritualità della Venerabile Madre Maria Addolorata Luciani

Testimone dell’Amore che mai delude, dopo un’attesa di vent’anni, all’udienza del 7 novembre 2018, Sua Santità, Papa Francesco, ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto con cui è stata dichiarata Venerabile suor Maria Addolorata Luciani. Riconosciute le virtù eroiche, come si legge dal decreto: - le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Addolorata del Sacro Costato (al secolo: Maria Luciani), Religiosa professa della Congregazione delle Suore della Passione di Gesù Cristo; nata a Montegranaro (Italia) il 2 maggio 1920 e morta a Teramo (Italia) il 23 luglio 1954.

Sono trascorsi due anni dalla dichiarazione di Venerabilità di Madre Maria Addolorata, un sussulto di gioia festeggiato dal suono fragoroso delle campane del Monastero delle Monache Passioniste di Ripatransone (AP), dove sono custodite le sue spoglie e dove la Venerabile Madre riceve devozione da tanti che a lei si rivolgono in preghiera, e da quanti ne conoscono testimonianza di fede. 
“I travagli di questa vita bisogna riguardarli e accettarli come una particella della Croce di Gesù Cristo e come una goccia del suo calice”, amava dire la Venerabile Madre, ed è sempre così quando ti accosti ed entri nella conoscenza del Mistero, quando ti poni di fronte a personalità mai sterili, piuttosto esemplari, profonde, in cui il miracolo dell’Amore per la Croce, non sa nascondersi ed emerge per farsi conoscere, emerge per dire che Dio è potenza fedele, appassionata, d’infinta presenza, stupore che sorprende, spirito che s’incarna, parola che innesta il sempre fecondo Suo desiderio di comunicarsi. Allo sconcerto dei familiari che le suggerivano di farsi suora piuttosto che monaca, la Venerabile Madre rispondeva: “Le carceri di Gesù non sono come sono le altre, sono il paradiso degli angeli”. 

Da qui uno spunto di riflessione e analogia a supporto dei nostri tempi moderni, nell’aspetto precipuo che più ha caratterizzato la breve ma intensa vita di Sr. Maria Addolorata. La scelta di una vita di contemplazione, fa pensare alla distanza, al distacco, al distanziamento sociale, all’allontanamento dal mondo. Sembra il nostro oggi, moderno, la nostra società colma di opulenza che si scopre denudata, impotente, gravata dalla pericolosità di una pandemia che non lascia scampo, per alcuni non lascia speranza. È l’isolamento in cui la società viene 'costretta’, e sembra di vivere in un grande Monastero. 

Basterebbe fermarsi un attimo per raccogliere l’occasione di ricchezza spirituale che viene offerta all’umanità, e maturare quanto la Venerabile Madre Maria Addolorata testimonia: Ella, innamorata del patire, abbracciata alla Croce, ci regala conoscenza del senso profondo del sacrificio, della sofferenza, rendendolo offerta d’Amore. Questo nel silenzio della preghiera, la “santa osservanza” come la chiamano abitualmente le monache Passioniste, compenetrandone intima risorsa di fiducia, sguardo che parte dal cuore e che comunicandosi, riempie l’animo, rinnova di speranza, e diviene modello significativo dell’amore che incarna l’espressione di un ardimento sanamente eroico, amore di vita.

Insegnamento essenziale è dunque il silenzio che, contemplato, comunica e fa ritrovare all’umanità senso, sostanza. Contestualmente, la Venerabile Madre, sperimenta nella sua vita non solo contemplazione, ma il male fisico della malattia, il dolore sotto forme di maldicenze, gelosie, contrasti, menzogne, tutte armi del male, che le hanno insegnato il dovere e la fatica del perdono. Prove nella sua esistenza che non l’hanno portata a fare un passo indietro dal suo spirito deciso e appassionato, votato all’amore per Gesù, al rispetto della dignità di ognuno e al far sentire ogni persona consapevole della propria ricchezza d’animo, a rinfrancare ognuno nella fiducia e, soprattutto, nella speranza del domani.

Dal silenzio sfocia la discrezione, da esso si impara a sentire l’infinita poesia di cui il Cielo riempie l’umanità, si impara a capire l’immenso spirituale che ci alberga e, leggendo pensieri della Venerabile Madre, ancora oggi Ella incoraggia a guardare senza ombre alla trasparenza dello Spirito che, parlando d’amore, nel suo straordinario silenzio, incontra appassionato quella umanità, ferita, sofferente, sollevandola e spronandola all’incontro con Gesù albergatore dei cuori. Ci incoraggia la Venerabile Madre a testimoniare che nulla si perde, rimanere soli con Dio è l’incontro che induce alla svolta, al coraggio di affrontare con fortezza e temperanza, la Speranza savia del domani. Unico miracolo, quella taumasia ricercata che viene dall’incontro spirituale con la meraviglia dell’Uomo della Croce che fa brillare gli occhi di ognuno lavandone disperazione. 

Si attendono, fiduciosi, ulteriori passaggi per il proseguo della causa di beatificazione e canonizzazione e, affinché venga proclamata beata, si richiede che ci sia un miracolo riconosciuto per intercessione della Venerabile. Bisogna, per questo, passare prima per una commissione internazionale medica che riconosca l’inspiegabilità scientifica della guarigione che deve essere immediata, poi vagliato da una commissione teologica e infine per il Papa assieme al Concistoro. 

Occorre, quindi, elevare preghiere affinché la Venerabile Madre possa intercedere a supporto di chiunque invochi il suo aiuto. Invito a conoscerla, a pregare sulla sua tomba custodita nel Monastero di Ripatransone, ad approfondirne conoscenza attraverso i suoi testi, arricchimento spirituale per la vita di ognuno. Cercare esempi e testimoni di vita, di quell’Amore che mai delude, edifica umanità, amplia orizzonti votati al cognoscimento di sé. 

Imparando a guardare con il cuore, ci insegna la Venerabile Madre Maria Addolorata del S. Costato, non ci si distrae dall’essenziale, soprattutto ci insegna che la strada per la santità appartiene alla gente comune, capace di vivere l’ordinaria esistenza cristiana. A Lei dobbiamo gratitudine e riconoscenza per la preziosa testimonianza di vita, Ella ha fatto sua la convinzione che l’Amore puro verso la Croce, il più alto dei sentimenti, mai delude, è speranza certa che, amandoLo, dona risposte. Affascina la bellezza spirituale e determinata della sua anima, fa sorgere spontaneo nei cuori rispetto, appassionata ammirazione per il suo essere esempio d’umanità profonda. 

Per conoscere più approfonditamente la figura della Venerabile Madre Maria Addolorata rivolgersi al MONASTERO DELLE PASSIONISTE DI RIPATRANSONE (AP) – Tel. 0735.9304. 

Per i suoi scritti, vistare il sito: Madreaddolorataluciani's Blog




Nessun commento:

Posta un commento