giovedì 17 settembre 2020

LA RAGIONEVOLEZZA DEL NO!


Inondati dall'irrazionale, da una politica confusa, assuefatta al non pensiero, svuotata di ogni senso del sacro tendere, non potevamo aspettarci proposta referendaria più irrispettosa per la nostra Repubblica democratica. Occorre reagire a slogan motivazionali che hanno reso la dialettica politica inesistente. 
E, unico motivo del referendum è dettato da un capzioso, quanto irrazionale, slogan: taglio! Ma cos'è tagliare?! Taglio è in se azione di 'violenza', di separazione, di rottura, rendere monco qualcosa, abusarne emotivamente con forza prevaricante rispetto a qualsiasi cosa. Ma è una scelta per certuni! Nel caso di specie, referendario, il taglio rompe l'esercizio di democrazia, minando equità di 'rappresentanza'. Ciò viene fatto passare con il termine risparmio, occorre capire a vantaggio di chi, e a discapito di cosa!!!

E sorgono naturali prime questioni: come si fa a chiedere al Popolo di limitare la propria rappresentanza, a favore di selezione decisa dai capi partito? Come si fa a chiedere di votare a favore di un percorso stretto di democrazia, che guarda sempre più verso imbarazzanti atteggiamenti di autoritarismo?! Va da sé che non è certo togliendo rappresentanza che migliora il nostro Parlamento, piuttosto favorendo QUALITÀ politica, FORMAZIONE politica, PLURALITÀ proporzionata di rappresentanza. Basterebbe riflettere con il senso del buon padre/madre di famiglia, o comunque di chi ha consapevolezza del senso dell'aver cura dell'altro: può un padre/madre di famiglia tagliare 'membri' della famiglia stessa poiché così risparmia? Possono tacitare un figlio in una discussione che lo riguarda?!? Non si parlerebbe più di Famiglia. Poi cosa avranno risparmiato davvero?, e cosa avranno PERSO in REALTÀ, e per sempre?!

Il numero dei parlamentari non si riduce perché la maggior parte di loro, non solo nei Palazzi del Parlamento, ma anche in enti Regioni e Comuni, sono mangia pane a tradimento, facili voltagabbana, pronti a servirsi di compiacenti organi di informazione, o a divulgare malsane opere di distrazione di massa. SI CAMBIANO i parlamentari incapaci, e che non fanno il loro DOVERE, la responsabilità è sempre di chi li vota! Occorre coscienza sociale, che non si pieghi a servilismi controproducenti. Occorre chiedere di avere più capacità, onestà e professionalità in chi ci governa, soprattutto di diminuire i lauti stipendi. 

Politica è passione, e per passione non si intende incapacità di discernimento, ma sano desiderio di volere il BENE COMUNE Nazionale, per cui si è delegati, di essere di servizio e non servirsi di chi ripone fiducia. Occorre smetterla di far credere la politica un esercizio personale, regionale, comunale: la giovane Italia è Unita, e merita rappresentanza parlamentare equa e competente nella sua interezza! Politica è passione che porta ad avvolgere il proprio Popolo in questo sentimento, come carezza vellutata che alimenta fiducia. 

Ognuno è figlio del proprio tempo, della propria cultura ma, se si osserva bene, i tempi per i valori e le virtù sembra non riescano a maturare mai, lasciati alla dissennata interpretazione, oltre che all'immaturità. Questo grazie all’uomo misero e pieno di sé, incurante della sua radice, e di essere limitato, che si rende, di contro, attore di un unico fine: offuscare, cancellare, eliminare, impoverire. E, ci ricorda Seneca: "Niente c'invischia di più in mali peggiori che l'adeguarci al costume del volgo, ritenendo ottimo ciò che approva la maggioranza, e il copiare l'esempio dei molti, vivendo non secondo ragione ma secondo la corrente. Da qui questo enorme affollarsi di persone che rovinano le une sulle altre". 
La passione 'sana', l'autenticità in verità, arricchisce, germoglia in benessere, mai taglia, o rende 'livelli' omogenei per interessi particolari!!! Vegliare con coraggio, sferza ogni paura, e porta a scegliere di essere Noi -Popolo- responsabile, votando, consapevolmente NO.
Al Referendum Io voto  NO!


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