Asseriva Bauman: “Confidare nell'intelligenza dell’uomo perché s’avveda dei suoi errori, e vi metta riparo, è un’esigenza che
può essere coltivata”. Sul piano dei costumi sociali - non del tutto edulcorati
- espressione di un processo umano involutivo sul fronte valoriale, aiuterebbe non fare
incetta di insipienze, incoerenze svianti, costruzioni deliranti fondate su
dati fantasiosi e inverificabili, spacciate come cultura, e che hanno il solo fine
di lucrare danaro pubblico e rimpinguare smanie di potere malato. Occorre
avvedersi del reale vissuto, e di cosa la società si nutre. Bauman parla di retrotopia
- inverso dell’utopia - ovverosia: un’utopia rivolta all'indietro. Ma, mentre
l’utopia rivolge attitudine a collocare nel futuro l’immaginazione per una società
migliore, possibile, la moderna propensione socio-politica tende a collocare l’immaginazione
di una società migliore nel passato, in quello più abietto ed egoista.