“Per instaurare una vita politica
veramente umana, il bisogno primo è quello di coltivare il senso interiore
della giustizia”: Maria Francesca Carnea affronta il tema del ruolo dei cattolici nella
società civile, mettendo in relazione il Diritto canonico con la Dottrina
sociale della Chiesa.
“Il servizio alla persona umana è
il punto di contatto tra Chiesa e Comunità politica, poiché entrambe,
ovviamente sotto profili diversi, hanno come oggetto lo sviluppo integrale
della persona”, scrive Carnea ricordando le parole del Concilio Vaticano II in
cui si stabilisce la missione dei laici nei confronti delle “cose temporali”,
espressione che rimanda a “gli impieghi e gli affari del mondo”, alle
“ordinarie condizioni della vita familiare e sociale, di cui la loro esistenza
è come intessuta” e ancora a “i beni della vita e della famiglia, la cultura,
l’economia, le arti e le professioni, le istituzioni della comunità politica,
le relazioni internazionali e altre simili”.
“Una coscienza più viva della
dignità umana nei diversi ruoli ed uffici – continua Carnea – sarebbe lo sforzo
capace di instaurare un ordine pubblico-giuridico in cui verrebbero meglio
tutelati nella vita pubblica i diritti della persona”. Imprescindibile il
riferimento a Tommaso d’Aquino, che pone la persona umana al centro delle sue riflessioni.
Ed è proprio il concetto di dignità della persona – aggiungiamo noi –,
applicato al contesto politico e sociale, che trova la sua realizzazione più pratica e attuale nel pensiero di Luigi Sturzo. Un pensiero che affonda le
proprie radici nell'humus della Dottrina sociale della Chiesa ed è stato
recentemente rilanciato da Giovanni Palladino nel suo libro “Governare bene
sarà possibile. come passare dal populismo al popolarismo”.
Non possiamo dunque non condividere le parole
di Carnea, volte a evidenziare l’importanza del ruolo dei cattolici nella
società per “promuovere il vero bene comune, facendo valere il peso della
propria opinione in modo tale che il potere civile sia esercitato secondo
giustizia e le leggi corrispondano ai precetti morali e al bene comune”.
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