giovedì 14 marzo 2024

NO DENIGRATION! Non è mai troppo tardi per ritornare sulle proprie idee

Il connubio tra filosofia e storia, innesto d'amore per il sapere, verità da indagare, e contenuti storici da rendere limpidi, genera una più attendibile identità. Nel naturale orizzonte della conoscenza, faccio mio il pensiero di Benjamin: l’angelo della storia guarda sì indietro, ma camminando in avanti, nel futuro. Ed ecco l'approdo nella filosofia: con audacia d’indagine, il filosofo investiga guardando alle zone d’ombra, ai margini delle consuetudini e tradizioni, alle alterità interne della storia. Ciò  comporta dare voce a sostanze culturali che obbligano i limiti della conoscenza a superarsi. 

Ringrazio il dott. Giuseppe Gaudino  per la riflessione pubblicata in Ciroaltra.it, che riporto in interezza e ne sollecito lettura nella chiara visione di chi sa curare l'equità del giusto, la sana cultura, rare attitudini per l'edificazione umana. Elementi di ragionevolezza illuminano sempre! 

Non è mai troppo tardi per ritornare sulle proprie idee

Il recupero e la ripubblicazione sul sito ciroaltra.it del materiale relativo a due eventi importanti che riguardano la pubblicazione di libri della Professoressa Carnea e la rilettura di quanto recuperato, mi danno l’opportunità di fare alcune riflessioni sul comportamento tenuto da noi esseri umani, di fronte a situazioni che sono in contrasto al nostro modo di pensare e per le quali, intestarditi su credenze consolidate, non accettiamo la loro messa in discussione.

E per difendere questi nostri convincimenti, dando per scontata la loro validità e verità, siamo disposti a scendere in campo utilizzando qualunque mezzo per sostenerne ed affermare che noi siamo nel giusto mentre chi mette in dubbio le nostre certezze, vere o false che siano, merita poca attenzione e deve essere combattuto con giudizi ed apprezzamenti anche violenti e frettolosi fatti, non già sulle questioni da confutare, ma sulla persona e si fa di tutto per screditare il suo essere soggetto pensante.

I libri della Professoressa Carnea: Libertà e Politica in Santa Caterina da Siena e La Nudità dell’Essere, presentati in passato in contesti molto importanti a cui hanno partecipato autorevoli personalità del mondo politico, cattolico e culturale che hanno espresso apprezzamenti lusinghieri per il lavoro dell’autrice, apprezzamenti che sono la testimonianza, non certo compiacente, della stima che la professoressa gode nel campo culturale fuori dai confini del suolo natio, sono stati accolti con grande interesse dagli studiosi.

Gli apprezzamenti positivi ricevuti in quelle occasioni mettono in risalto la loro abissale differenza di significato, per l’alto grado di capacità professionali riconosciuto all’autrice, con quelli formulati da nostri concittadini in occasione delle diatribe su due personaggi della storia del nostro paese per la diversità di pensiero su di essi e per questioni che meritano di essere indagate seriamente e nelle sedi opportune. (Vedi “Faccende Liliane e San Nicodemo” su ciroaltra.it)

Negli ultimi tempi affermazioni e giudizi denigratori hanno messo in evidenza un accanimento violento ed ingiustificato contro L’autrice dei libri sopra citati, una persona che nella sua vita ha dedicato il suo tempo alla ricerca della verità e della conoscenza, arrivando al punto di sconfessare sé stessa (San Nicodemo) pur di non venire meno agli apprendimenti acquisiti frequentando luoghi di cultura prestigiosi ed ispirandosi al pensiero della Santa Patrona d’Italia.

Devo ammettere che, nello scambio di opinioni tra litiganti, il mio coinvolgimento dialettico nelle diatribe è stato molto duro, ma non mi pento di avere disapprovato e contrastato duramente i commenti negativi di alcuni miei amici, ricevendone il loro risentimento. Rimango, comunque, fermamente convinto dell’utilità del mio intervento e sono anche certo, che questi miei amici, mettendo da parte ogni loro pregiudizio nei confronti della studiosa oggetto dei loro apprezzamenti non proprio benevoli, capiranno da sé stessi di aver commesso un grave torto nei suoi confronti.

Quelli, apprezzamenti, (vedi ciroaltra.it intervento Maria Francesca Carnea/Vizza Francesco) dati senza alcuna attenta considerazione in merito a quanto discusso , a mio avviso, da persone vogliose solo di compiacere un sodale e mettere in mostra la loro sconfinata cultura,  ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­non potevano che essere stigmatizzati per la gravità dei termini usati e per la mancanza di oggettività e senso critico che per ragioni puramente sentimentali o campanilistici venivano esternati.

Per concludere mi preme sottolineare come gli apprezzamenti al lavoro della Professoressa espressi da parte di importanti personalità del mondo cattolico, del mondo politico e di quello culturale presenti in entrambi gli eventi, sono la testimonianza di quanto la società di oggi abbia bisogno di soggetti liberi di pensiero e rispettosi di quei principi morali che hanno contraddistinto la vita e l’opera della Santa a cui la Professoressa si ispira e di “ valorizzare l’impegno valoriale e morale di quanti dedicano la propria vita a edificare, ognuno nel proprio ambito, un mondo migliore, al servizio della costruzione di una cultura della pace, di giustizia, di valori democratici, attraverso la promozione del dialogo”

NO DENIGRATION!

Ed attenzione ai commenti che si fanno sugli altri…….”quando uno denigra  l’altro è perché lui stesso  non può crescere e ha bisogno che l’altro sia abbassato per sentirsi un qualcuno”(Papa Francesco).

D’altra parte “I suoi meriti di studiosa, ricercatrice di verità e giustizia, l’hanno vista approfondire, nei suoi testi, la questione dell’importanza della centralità della persona, sulla scia di temi quali libertà e politica in Caterina da Siena e il concetto di giustizia in Tommaso d’Aquino, argomentando altresì di poesia, spiritualità, monachesimo, intrecciando storia, filosofia, comunicazione, e facendo emergere nei copiosi scritti l’innesto del suo senso etico, persuasa che non solo la verità ma anche la conoscenza rende liberi”  la hanno ritenuta meritevole di segnalazione al Premio Nazionale “Segni di Pace” che verrà conferito il 21 aprile 2024 ad Assisi.

Cirò 10 Marzo 2024

La redazione

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