Un politico chiede a un Contadino: cos'è l'anima per te? Risponde: uno squarcio d'amore racchiuso in un grappolo d'uva dei nostri vigneti, quelli che ci consentono una vita vera! Glielo devo dire, vita vera, non come la vostra che, soprattutto a ridosso di elezioni, fa di tutto per apparire attenta alle Comunità contraddicendosi. È argomento attuale: in vent'anni non siete riusciti a mantenere fermi, ai tavoli preposti, parametri per includere tutela territoriale, salvaguardia di Paesi a vocazione agricola, determinandone esclusione!
Le nostre mani hanno i calli del lavoro sudato, le vostre hanno la crema per mantenersi lisce, forse per far scivolare accordi malsani di poteri, favolistici, astrali, esterofili, quelli che fanno di tutto per far sì che la fonte economica primaria di un territorio venga svalutata, cadendo in sofferenza, e con essa le nostre famiglie! È del tutto evidente che Vi siete messi d'impegno a mettere in ginocchio la Calabria, i suoi Comuni, in tutti i campi e servizi. Ma per voi conta l'apparire, mentre la nostra è vita vera!
Una domanda pongo a lei che sporca il senso serio della politica che, di contro, nobilita le Comunità: dove avete condotto il nostro territorio? IN MANO DI CHI?
La politica di Calabria, a destra come a sinistra, familista, settaria, non libera, è stata capace solo di alimentare i propri giardini di poltronificio e clientela.
Ergo: dica, se ha un'anima, cosa questa sia per lei! Quando l'avrà trovata, e si sarà risposto, si guardi le mani se ha una coscienza!
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