Nella sua natura di anelante ricerca, la
persona, “uomo problematico” come lo definisce Gabriel Marcel, è in grado di
abbracciare, con il domandare, il suo stesso essere, fin nelle radici più
profonde. L’inquietudine costruttiva che alberga la persona, gli consente di scoprirsi
bisognosa di dialogare con l’altro, natura che intimamente si articola come in
un discorrere continuo per conoscere e conoscersi. L’essere in sé della persona
corrisponde alla sua incomunicabile soggettività, vale a dire: si appartiene e
si gestisce come sorgente delle proprie scelte e dei propri atti.