S. Agostino commenta i versetti 4-12 del capitolo 4 dell’epistola di Giovanni in cui si afferma che Dio è amore: nel consegnare Gesù al sacrificio della
croce, Dio ha rivelato ciò che Egli è: Amore. Paradossalmente, pensandoci, anche
Giuda, ha consegnato Gesù alla morte, tuttavia il suo fu un gesto d’infedeltà. È stato
allora Dio infedele a suo Figlio? No, reagisce Agostino!
Lo stesso atto cambia
di valore a seconda dell’intenzione con cui viene compiuto: nel caso di
Dio, si tratta di amore, nel caso di Giuda di infedeltà. Di conseguenza anche
noi, singolarmente, collettivamente, dobbiamo porre alla base del nostro agire anzitutto
l’amore per il prossimo e, in questo modo, redarguire sarà un atto d’amore, mentre,
al contrario, essere gentili - senza amore - potrebbe essere solo un
comportamento interessato. Ecco allora l’invito: “Ama e fa’ ciò che vuoi” che
non è esaltazione del cuore, inno alla libertà d’arbitrio, bensì esortazione
alla responsabilità per il bene del prossimo.
Dall’Omelia 7 di s. Agostino:
[...] Colui
che sta in voi è più grande di colui che è nel mondo (1 Gv 4, 4). Perché costoro non attribuissero alle proprie forze
la vittoria, e non venissero vinti dall’arroganza che è frutto di superbia (il
diavolo vince chi riesce a rendere superbo) ma conservassero, secondo il suo
volere, l’umiltà, che cosa dice loro? Lo avete vinto. Chiunque sente
dire: avete vinto, alza la testa, si pavoneggia, e vuole essere lodato.
Ma non esaltarti, considerando invece chi in te ha vinto. Perché hai vinto? Perché
colui che sta in voi è più grande di colui che è nel mondo. Sii umile,
porta il Signore Dio tuo, sii la cavalcatura di colui che ti monta. È un bene
per te che lui ti diriga e lui stesso guidi il cammino. Se non avessi lui
seduto in sella, potresti alzare la testa, potresti dar calci: ma guai a te,
che resteresti senza un reggitore; perché questa libertà ti conduce alle belve
per essere da loro divorato.
[...] Chi
ama il mondo e trascura la carità nega che Gesù sia venuto nella carne. Che
forse il Signore ha agito così nella carne? Quando era schiaffeggiato, volle
forse vendicarsi? Quando pendeva dalla croce, non disse forse: Padre,
perdona loro, perché non sanno quello che fanno (Lc 23, 34). Se lui, che ne
aveva il potere, non minacciava, perché mai tu minacci, perché avvampi d’ira tu
che sei sottoposto all’autorità altrui? [...] Noi veniamo da Dio. Qual è
la ragione? Vedete se c’è altra ragione che non sia la carità. Noi veniamo
da Dio. Chi conosce Dio, ci ascolta: chi non è da Dio, non ci ascolta. Questo è
il segno che ci fa riconoscere lo spirito di verità e lo spirito dell’errore (1
Gv 4, 6). Chi ci ascolta ha lo spirito di verità; chi non ci ascolta ha lo
spirito di errore.
[...] L’amore proviene da Dio, e l’amore è
Dio? Dio è Padre e Figlio e Spirito Santo: il Figlio è Dio da Dio e lo
Spirito Santo è Dio da Dio; questi tre sono un solo Dio, non tre dèi. Se il
Figlio è Dio, se lo Spirito Santo è Dio e se ad amare è solo colui nel quale
abita lo Spirito Santo, allora veramente l’amore è Dio; Dio, però, perché
procede da Dio. L’amore proviene da Dio e l’amore è Dio. La
Scrittura solo del Padre non afferma che viene da Dio. Quando ti incontri nelle
parole da Dio, o si intende parlare del Figlio o dello Spirito Santo.
Dice l’apostolo Paolo: L’amore di Dio è diffuso nei nostri cuori per mezzo
dello Spirito Santo che ci è stato dato (Rm 5, 5), e da qui comprendiamo
che è lo Spirito Santo l’amore. È esso, infatti, quello Spirito Santo, che i
cattivi non possono ricevere; è esso la fonte di cui la Scrittura dice: Abbi
una sorgente d’acqua in tua esclusiva proprietà e nessun estraneo la usi con te
(Prov. 5, 16-17).
[...] Molte cose, infatti, possono avvenire che
hanno una apparenza buona ma non procedono dalla radice della carità: anche le
spine hanno i fiori; alcune cose sembrano aspre e dure; ma si fanno, per
instaurare una disciplina, sotto il comando della carità. Una volta per tutte
dunque ti viene imposto un breve precetto: ama
e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla
per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona
per amore; sia in te la radice dell’amore, poiché da questa radice non può
procedere se non il bene.
Video: Canale Veritasperle
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