lunedì 18 aprile 2016

A Caterina da Siena, Apostola di Verità e d’Amore, nel 150° Anniversario di proclamazione a Compatrona di Roma


In Roma, il 13 aprile u.s., si sono svolti i festeggiamenti per il 150° Anniversario dell’elezione di S. Caterina da Siena a Compatrona di Roma. Fu Papa Pio IX, il 13 Aprile 1866, con lettera apostolica Quamvis Urbs Roma, a proclamare Caterina da Siena Compatrona di Roma, essendone già i SS. Apostoli Pietro e Paolo i Patroni ufficiali. Il 150° Anniversario è stato commemorato con S. Messa presieduta da Fr. Antonio Cocolicchio, O. P., Assistente del Gruppo dei Caterinati Romani, celebrata presso la Cappella del Transito di S. Caterina, in Piazza Santa Chiara 14 e, successivamente, con omaggio floreale alla Tomba di S. Caterina, nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva. Numerosa è stata la presenza di Associazioni Laicali vicine alla spiritualità e alla figura della Santa mantellata.

Di seguito è riportata la lettera apostolica Quamvis Urbs Roma di Pio IX:
“Sebbene la città di Roma veneri e ossequi i Beatissimi Principi degli Apostoli quali suoi patroni principali, dal momento che essa, soltanto grazie alla loro fatica e al loro sangue, essendo prima maestra di errore, si è fatta maestra di verità e ottenuto un nuovo genere di impero, per cui esercita ora un dominio grazie alla religione di Dio, più vasto del suo impero terreno, tuttavia nei momenti di pericolo fu solita implorare dal cielo anche l’aiuto degli altri santi i quali mentre vivevano qui sulla terra illuminarono e colmarono la stessa Roma con lo splendore delle loro virtù e von i loro benefici. È da annoverare tra questi certamente Santa Caterina da Siena del Terzo Ordine di San Domenico la quale, unendo il vanto di verginità al merito eccelso delle altre virtù, recatasi ad Avignone da Papa Gregorio XI Nostro Predecessore, che là viveva con i Cardinali e tutte le altre autorità e i maggiorenti della corte pontificia, illuminata dalla suprema luce, manifestò e rivelò al Papa stesso il voto di ritornare a Roma che egli in segreto aveva fatto a Dio. E così fu lei a promuovere e a suggerire al Pontefice di affrettare il ritorno promesso per il bene comune e la prosperità di tutta la cristianità. E quanto danno abbia patito Roma per la lunga assenza di Papi è ben testimoniato dalle opere storiche. In quel tempo si vedevano i sacri templi fatiscenti e squallidi, le case e le vie funestate da risse sanguinose tra fazioni, assai diminuito il numero degli abitanti; cosicché dovunque cadesse lo sguardo a stento si sarebbe potuto trovare qualche traccia dell'antica grandezza e magnificenza. Tale triste condizione cambiò radicalmente con il ritorno del Sommo Pontefice, e Roma riacquistò lo splendore di un tempo,: cosicché essa è divenuta da allora in poi non solo la rocca e il bastione della vera fede, ma anche la sede e il domicilio delle arti più eminenti. Orbene, poiché in questa nostra epoca malvagia si è rinnovata contro la Chiesa una guerra accanita e perfida, in cui i nemici della cattolicità tentano di togliere con violenza ai Pontefici Romani il potere temporale loro concesso per volere della Divina Provvidenza al fine di assolvere più liberamente i doveri dell’Ufficio Apostolico, e si proponga anche ciò affinché sia di nuovo desiderata la presenza in Roma dei successori di Pietro, per tutto ciò il Senato Romano, per allontanare un male così grande e sfuggire agli inganni degli empi ha invocato il celeste presidio di Santa Caterina da Siena, rivolgendo a noi umili preghiere affinché la annoveriamo tra i patroni secondari di Roma. Perciò noi che in così gravi difficoltà delle circostanze presenti, per l’intervento dei Santi del Cielo otteniamo più facilmente l’aiuto di Dio dispensatore di ogni bene, dietro suggerimento dei nostri venerabili fratelli cardinali di S. Romana Chiesa della Congregazione dei Riti, abbiamo deciso di accogliere tale domanda. Pertanto, mediante la nostra presente lettera e con la nostra autorità Apostolica, decretiamo e proclamiamo Santa Caterina, Vergine del Terz’Ordine Domenicano, patrona secondaria di Roma”.



A Caterina da Siena, nel 150° Anniversario di proclamazione a Compatrona di Roma                                  

Nessun commento:

Posta un commento