martedì 20 febbraio 2024

Maria Francesca Carnea candidata al premio “Segni di pace”

Da Uffici Stampa Nazionali
 - 18 febbraio 2024
Roma – La scrittrice e filosofa calabrese di Cirò (KR) dott.ssa Maria Francesca Carnea, è candidata al Premio Nazionale “Segni di pace”, che le verrà conferito il 21 aprile 2024 ad Assisi.
I suoi meriti di studiosa, ricercatrice di verità e giustizia, l’hanno vista approfondire, nei suoi testi, la questione dell’importanza della centralità della persona, sulla scia di temi quali libertà e politica in Caterina da Siena e il concetto di giustizia in Tommaso d’Aquino, argomentando altresì di poesia, spiritualità, monachesimo, intrecciando storia, filosofia, comunicazione, e facendo emergere nei copiosi scritti l’innesto del suo senso etico, persuasa che non solo la verità ma anche la conoscenza rende liberi. Tale impegno concettuale, volto a aprire orizzonti al bene-dire e bene-fare, per innovare umanesimo, è valso a riconoscere candidatura dell’importante conferimento.

Il premio si determina a segnalare personalità nei diversi ambiti professionali che hanno segnato, con il loro percorso di vita, un cammino di pace, di senso del giusto e di umanità. L’iniziativa è promossa da organizzazioni riunite ne “La Cattedra della Pace” presieduta dal dott. Renato Ongania, che ha il privilegio di indicare e suggerire persone meritevoli per il Premio Nobel per la Pace, su approvazione del Norwegian Nobel Institute. Segni di Pace accoglie, riconosce e celebra l’impegno, l’attivismo e la dedizione di tutti coloro che in campo culturale e sociale, o anche individuale si sono distinti nella promozione della pace, della verità, della giustizia. Si dà modo così di valorizzare l’impegno valoriale e morale di quanti dedicano la propria vita a edificare, ognuno nel proprio ambito, un mondo migliore, al servizio della costruzione di una cultura della pace, di giustizia, di valori democratici, attraverso la promozione del dialogo.

L’operato della dott.ssa Maria Francesca Carnea è stato considerato lodevole e meritevole alla luce delle sue doti umane, morali, e del suo prolifico impegno culturale.

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