domenica 11 ottobre 2015

IUBILAEUM ORDO PRAEDICATORUM Ottocento anni di vita e di storia - 1216-2016

L’Ordine dei Frati Predicatori si prepara a celebrare 800 anni di vita e di storia dell’Ordine con un Anno Giubilare, avente per tema “Mandati a predicare il Vangelo”. Queste parole richiamano l’incipit delle Bolle promulgate da Papa Onorio III che, nel 1216 e nel 1217, confermarono la fondazione dell’Ordine. Papa Onorio, approvando i Predicatori, li presentava come totalmente dediti alla evangelizzazione della Parola di Dio: la consacrazione alla Parola, per la predicazione e la contemplazione, permette unità che, nella famiglia Domenicana è essenziale, poiché legata alla missione della predicazione del Regno. 

L’Ordine fu fondato da San Domenico di Guzmán, canonico regolare di Osma. Egli nel 1203 accompagnò il vescovo Diego di Acevedo in una missione diplomatica per conto di Alfonso VIII di Castiglia presso Valdemaro II di Danimarca. Durante il viaggio di ritorno, attraversando la Linguadoca, si rese conto della grande diffusione dell’eresia albigese e decise di unirsi ai legati inviati da Papa Innocenzo III per ricondurre quegli eretici in seno alla Chiesa cattolica.

Il santo fondatore Domenico avrebbe avuto una visione riferisce uno dei biografi, Costantino da Orvieto: gli apparvero Pietro e Paolo i quali, consegnandogli il bordone del pellegrino e il Vangelo, gli avrebbero detto: “Va e predica, perché Dio ti ha scelto per questo ministero”. Nell'ufficio divino che redasse in onore di Domenico, lo stesso biografo, scrisse: ‘Accuratissimo custode della lingua, conversava soltanto con Dio o di Dio, e a stento parlava di qualche altra cosa’.

Come richiesto dal concilio Lateranense IV i frati dovettero adottare una regola preesistente: optarono per quella agostiniana, tradizionalmente attribuita a sant'Agostino. In particolare, si ispirarono alla regola già esistente presso i Canonici Regolari Premostratensi. Accorpate alla regola, le leggi chiamate Costituzioni organizzano l’intero Ordine. Particolarmente famose e oggetto di studio giuridico per la forma di elevata democrazia, le Costituzioni spesso sono state utilizzate come modello per altre costituzioni, anche civili, soprattutto quelle dei futuri Comuni.

L’essenza della missione dei Domenicani è contenuta in un concentrato di parole:
  • la prima fu: VERITAS, S. Caterina da Siena, nel suo Dialogo della Divina Provvidenza, descrive Domenico come predicatore della Verità;
  • con la predicazione stessa si condensò in tre termini tutta la sostanza domenicana: LAUDARE, BENEDICERE, PRAEDICARE;
  • con san Tommaso d’Aquino: CONTEMPLARI ET CONTEMPLATA ALIIS TRADEREDalla Summa Theologiae, IIa IIae, q. 188, a. 6, c.: vi è un grado superiore di carità «L’opera della vita attiva […] che deriva dalla pienezza della contemplazione, come l’insegnamento e la predicazione […] è da anteporre alla semplice contemplazione. Infatti, come è meglio illuminare che non semplicemente brillare, così è meglio comunicare agli altri ciò che si è contemplato che non contemplare soltanto». Questo grado superiore della carità è quello che ha vissuto S. Domenico: se veramente amiamo Dio, noi vogliamo conoscerlo sempre meglio; se veramente amiamo i nostri fratelli, noi vogliamo condividere con loro questa conoscenza che è il vero fine dell’uomo.
Celebrare gli otto secoli di esistenza dell’Ordine  dei  Predicatori, scrive il Padre Maestro, P. Bruno Cadoré, O. P., non significa tanto commemorare un anniversario, quanto proiettarci con entusiasmo, tutti insieme, verso il futuro del nostro carisma. Crediamo che il ministero dell’evangelizzazione resterà per la Chiesa una necessità al servizio del mondo. Sì, «come sono belli sui monti i piedi dei messaggeri che annunciano la pace, che annunciano lieti messaggi» (Rm 10, 15). Dio ha un progetto meraviglioso per la comunità umana e ci ha scelti, nonostante la nostra debolezza, per esserne testimoni gioiosi. Dopo otto secoli di cammino e di storia domenicana, scorgiamo attuale e necessario quanto la Chiesa ci chiede di essere: predicatori della Parola di salvezza.

Sabato 7 novembre 2015 alle ore 18:00, si aprirà l’Anno Giubilare dell’Ordo Praedicatorum. Il Maestro dell’Ordine, Rev.mo Padre Bruno Cadoré, O. P., presiederà la Santa Messa Solenne nella Basilica di Santa Sabina, all'Aventino, Piazza Pietro d'Illiria 1, Roma - cuore e sede della Curia Generalizia dell’Ordine dei Frati Predicatori.

La grazia che Dio Padre ha dato a san Domenico, con il carisma della predicazione, penetrando nel mondo della cultura, nell'umile servizio alla verità, continua a esprimersi nel e per il mondo, ancora oggi, vitale, affinché il Vangelo risuoni della sua bellezza di buona novella in tutto il mondo.


DOMENICO MESSAGGERO DELL’AMORE DI DIO
(Tratto da Domenico. La grazia della parola, Guy Bedouelle, O. P.)

Era un uomo che piangeva molto.
Si vedeva scintillare nelle sue lacrime
un amore teneramente umano. Umano perché divino.
E divino perché sgorgato dalla preghiera e dall'angoscia
della verità:“Signore, che ne sarà dei peccatori?”
 
Restò ad aspettare solo,
in una regione che rifiutava di convertirsi,
continuando solo, per anni di delusione,
un compito che pareva ben iniziato.                                                           

La Parola di Dio lo bruciava,
divorante come un fuoco e vasta come l’abisso;                               
San Domenico di Guzmán
e bandiva il timore e la consolazione.
Parola mormorata in silenzio eppure risonante
fino a riempire la notte di dolenti suppliche.
 
Domenico era là.
Firma appena leggibile sulle pergamene della storia;
traccia un sorriso attardato sulle vigne
dove si cercava di ucciderlo;
desiderio di morire che uccideva la morte.
 Non ha istituito un Ordine,
che lo ha piuttosto intimato:
gli amici, loro malgrado, finirono per unirsi con lui.
E diede loro un Ordine da istituire.
I suoi occhi, molli dal pianto della verità, vedevano la Verità.
E la Verità, sempre anelante di debolezza e di carne,
non esitò di vestire anche le sue delusioni
per l’indifferenza e le imperfezioni degli uomini.
 
La fede di Dio nell'uomo, se erompe,
rende vero un uomo.
Allora il cuore si accorda al battito di Dio;
lo spirito alla verità e la bocca al Vangelo,
offrendo a Dio la sostanza dell’uomo
 
Domenico era quest’uomo.
Messaggero dell’amore di Dio, portatore
di sofferenza e di speranza immensa
Uragano e rifugio,
versava torrenti di pace, nelle strettoie
delle mezze verità ovattate
delle convenienze mollicce e degli ardori spenti.
Chi giaceva da tempo nelle tenebre di sempre
vedeva la possibile intrusione del giorno.
 
Tale fu Domenico
Nessuno sfoggio di pietà bizzarra,
semplice umanità.
Troppo semplice per gli agiografi
e per i cronisti dal lungo sapere.
Così semplice da non nascondere
la rugiada della luce divina.
 

*Per quanti volessero, per pellegrinaggio, usufruire di una guida dei luoghi, di seguito Itinerari dei miracoli e dei luoghi a Roma dove il santo fondatore Domenico è vissuto(Cliccare sulla copertina)  


San Domenico a Roma - Luoghi
San Domenico a Roma - Pellegrinaggio




Inno ufficiale del Giubileo Dominicano 2016



Nessun commento:

Posta un commento