martedì 5 giugno 2012

Il "Lauda Sion Salvatorem" di Tommaso d’Aquino


Contemplata ai vertici della poesia religiosa di ogni tempo, il Lauda Sion Salvatorem è mirabile preghiera della tradizione cristiana cattolica. In essa viene enunciato il dogma della transustanziazione e spiegata la presenza completa e reale di Cristo in ogni specie. L'autore è Tommaso d'Aquino, che la compose nel 1264, su richiesta di Papa Urbano IV quando questi stabilì la festa del Corpus Domini per tutta la Chiesa, festa che fu istituita l'8 settembre 1264 con la Bolla Transiturus de hoc mundo, in seguito al miracolo eucaristico di Bolsena.

Papa Urbano IV fece convocare un’assemblea che riuniva i più famosi maestri di Teologia di quel tempo. Tra questi San Tommaso d'Aquino e San Bonaventura, noti per la brillante intelligenza e purezza della dottrina.

Urbano IV desiderava che fosse composto in onore del Santissimo Corpus Domini un Ufficio, da utilizzare unicamente nella Messa cantata in occasione di quella solennità e, per questo, sollecitò ad ognuna di quelle dotte personalità una composizione.

Il primo a esporre fu l'Aquinate che declamò la Sequenza da lui composta. Fra Bonaventura, ascoltandolo, con un autentico gesto di umiltà, rese tributo alla devozione dell'Aquinate e, senza indugio, cancellò la propria composizione. 

 Di seguito è riportato il prezioso componimento:



(Clicca sull'immagine per aprire e salvare la locandina)


[ Foto: Guercino, San Tommaso scrive assistito dagli angeli]


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